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Vite in ascesa | 20 maggio 2023, 10:31

ARRAMPICARE A DUE PASSI DALLA CITTÀ

di Lodovico Marchisio

Monolito Al Roc Colombè

Monolito Al Roc Colombè

Come da altre parti, anche poco lontani dalla città di Torino vi è la ricerca sistematica di luoghi per soddisfare la voglia di arrampicare su rocce naturali. Sono tantissime le aree d’arrampicata disseminate un po’ ovunque nelle vallate limitrofe e tanto più nella bassa Valle di Susa, ove abito e tutte validissime.

Di recente ne ho visitata una a cavallo tra la Val di Susa e la Val di Lanzo  (più precisamente Valle di Viù) nei pressi del Colle del Lys. Così dove un tempo vivevano i montanari, oggi si gioca a fare i “climbers” (ma questo è anche un ottimo terreno per vie lunghe, preparatorie all’alpinismo estivo). Ecco che come per magia quindi queste rocce per lungo tempo dimenticate, sono diventate terreno di scalata per gli appassionati.

Questo non toglie che anche gli escursionisti possano raggiungere la base della parete (perché il percorso è piacevole e lo spettacolo dei funamboli dell’arrampicata, assicurato). In più non dimentichiamo che il Colle del Lys offre numerose camminate come quelle che conducono al Colle della Portia, Monte Arpone, Madonna della Bassa, ecc. Veniamo quindi a come accedere al Roc Colombè chiamato anche “Parete della Nubia”, nel modo in cui viene denominato per l’appunto l’insieme dei risalti di serpentino che occupano il versante sud del Monte Rognoso, settore di consistente altezza che è venuto alla ribalta grazie ad un gruppetto di istruttori del CAI di Alpignano, che l’ha riscoperto e valorizzato nell’anno 1977.

Ma è solo verso la metà degli anni ottanta che la falesia esplode, e nel giro di pochi anni vengono attrezzate la maggior parte delle vie, soprattutto grazie alla passione e all’instancabile lavoro di Teddy di Giorgio, che merita sicuramente il plauso di tutti coloro che almeno una volta si sono recati ad arrampicare in questo bellissimo luogo. Alcune di queste notizie ci sono state gentilmente fornite da “Alto X – Guide di montagna e di formazione lavoro in quota”.

Le pareti di Mompellato si trovano lungo le pendici meridionali del Monte Rognoso, situato a ovest del ben noto Colle del Lys. L’insieme delle pareti che ne formano il comprensorio è discretamente vasto, ma il settore più consistente è quello centrale o “Primo Torrione”, il più alto e importante con una ventina di itinerari, di cui molti arrivano ai 180 metri di dislivello; come anche i “Settori delle Placche” che presentano un buon numero di vie fino a 3 lunghezze, perfettamente attrezzate e su difficoltà di 3° e 4° grado che raramente troviamo così divertenti da altre parti.

Alcune di queste ricordano la nostra famosa e importantissima “Rocca Sbarua” situata sopra il Talucco di Pinerolo.

Parete della Nubia di Mompellato o Roc Colombè

Il nostro itinerario inoltre offre anche la possibilità (grazie alle buone protezioni delle vie) per chi vuole provare a iniziare a fare il capocordata, su itinerari preparati a modo. La roccia, è il solito buon serpentino verde, molto rugoso, che si distingue in tutta la bassa valle di Susa, l’attrezzatura è ottima a fittoni resinati e catene alle soste. La quota delle pareti intorno ai 1300 m e la loro esposizione a sud ne rendono possibile la frequentazione anche nelle mezze stagioni.

La discesa dalla cima del “Primo Torrione” è consigliata a piedi, attraverso il canalone sul lato ovest, in alternativa quasi ovunque sono possibili le calate in doppia con una corda singola da 70 m. (calate da 35 m).

Per i “Settori delle Placche”, dalla cima si raggiunge sempre facilmente il bosco, oppure sfruttando le soste per fare delle calate.

Ed ecco come arrivarci: da Torino seguire l’autostrada del Frejus A32 uscendo ad Avigliana Ovest (terza uscita di Avigliana), che è anche l’uscita per Almese. Seguire le indicazioni per il Colle del Lys, superando l’abitato di Almese e salendo con ampi tornanti, dopo aver superato il paese di Rubiana, per raggiungere il colle situato a 14 km circa dall’uscita autostradale.

Dal piazzale seguire per l’appunto le indicazioni per il ristorante – albergo “Gaute la Nata” (sosta mangereccia), voltando a sinistra a 300 m dopo il colle che già si affaccia sulle Valli di Lanzo, quindi proseguire per la sterrata pianeggiante fino al suo termine, ampio spazio di parcheggio.

Imboccare quindi il sentiero in falsopiano sul versante della Valle di Susa, segnato con bolli rossi che presto s’infila nella bellissima faggeta, al primo bivio, poco evidente, prendere a destra una breve rampa in salita, poi ancora in falsopiano fino alla base del “Primo Torrione” (25 minuti circa dal parcheggio).

Per l’accesso agli altri settori, essendo quasi tutti a vista, basta dirigersi all’attacco della via con la quale si preferisce iniziare.

 

 

Schizzo ed alcune vie del Roc Colombè segnalate da Alto - Guide di montagna

ascova

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