Da Coazze (Passeggiata dell’amore) – a Valgioie (Poesie in cammino) – Valle Sangone (TO) Partenza: Coazze m. 750. Arrivo: Valgioie m. 870. Quota massima: Prese dei Rossi m. 1075. Dislivello 400 m. circa – Tempo di percorrenza ore 6.30 escluse soste.
Difficoltà Escursionistica: il percorso, seppur con un dislivello discreto, richiede un certo impegno come camminata. Gita che si è effettuata in autobus con 34 partecipanti. Capi gita: Giampiero Salomone (AE), Matteo Zanfabro e in supporto alla gita, Lodovico Marchisio (AE emerito). Gita molto particolare, per il suo fascino e .... molto apprezzata.
Sembra mai possibile concentrare in una sola giornata la voglia di riscoprire dimenticati sentieri della Resistenza e godere nel contempo dei benefici per lo spirito che la Poesia indubiamente comporta?
Certo che è possibile, ed è quanto successo ai numerosi partecipanti della gita organizzata dal CAI nella giornata appena trascorsa. E' stata una giornata di “full immersion” nella natura a due passi dalla città, e lo scoprire come ben si sposi il piacere di camminare in montagna con la lettura di una poesia, o di una prosa, così come di una riflessione, riportate sulle tavolette in legno disseminate lungo la “Passeggiata dell'amore” di Coazze o quelle delle “Poesie in cammino” di Valgioie, siano state una piacevole e ben gradita sorpresa.
Una bella giornata, non ci sono dubbi, magari faticosa, ma trascorsa in grande e condivisa armonia con il beneficio degli innegabili e taumaturgici effetti collaterali facendo proprio il consiglio suggerito dal poeta Angelino, presente di persona, che sostiene come sia “nell'inceder lento e nel mirar l'intorno che la magia s'avvera e la mente si spensiera”.
Giampiero ha guidato per circa trent'anni con me le gite CAI come corresponsabili della sottosezione GEB, facenti parte del gruppo TAM (Tutela Ambiente Montano) del CAI UGET e CAI Sezione di Torino e come accompagnatori titolati.
Ora è lui il conduttore ufficiale delle gite della GEB, ma domenica mi son reso conto come a distanza, pur con le patologie che non mi permettono più di effettuare l'intero percorso, si possa interagire insieme per rendere la gita ancora migliore del previsto.
Il secondo tratto sul sentiero dei poeti
Infatti con mia figlia arrivata dal Canada con le due meravigliose nipotine e la mia compagna, con un'auto in supporto al BUS privato, abbiamo potuto trovare un bar a Coazze che accogliesse tutti i convenuti per un abbondante colazione, trasmetterci le coordinate esatte per ritrovarci nei punti più salienti del percorso e andare a prendere Luigi Angelino, per farci raccontare da lui in prima persona la magia del sentiero da lui creato con le sue poesie riportate su tabelle in legno utilizzando legno di recupero e pirografandone i testi nel totale rispetto della Natura, poi distribuite lungo i fianchi del sentiero, ed è stato come ricamare gli orli di un tappeto.
Descrizione percorso: Escursione con traversata.
Da Coazze si percorrono inizialmente due sentieri: la “Passeggiata dell’amore” e il “Sentiero di Pirandello” (che vi soggiornò per un mese, riportando appunti su un taccuino), che si intersecano vicendevolmente, e ci conducono su una collinetta dominante, denominata il Faro, dove è situata una chiesetta: La Madonna del Castello.
Passato il “Lou Pount Douc Cucus”, inizia il tratto di salita verso le borgate alte di Coazze: Ruadomonte, Molino, Gianmartini, Barrera, arrivando a Valsinera, dove si trova il peculiare “Sentiero delle Macine” (“…per trovare cave adatte alla fabbricazione delle macine bisogna spingersi ai piedi delle montagne, nella zona compresa fra la Val Sangone e Val Susa …a Giaveno ove confluivano le pietre lavorate a Coazze nei primi decenni del 1300”).
Passando nei pressi della borgata più alta, Clotti, si incontra il sentiero di quota “Itinerario quota 1000”, che ci conduce transitando per Presa delle Rose al Colle Braida (m. 1007 m.) e alla Presa dei Rossi.
L'intero gruppo al Belvedere
Da qui con una panoramica sorprendente, le due valli fino alle colline e oltre, in aggiunta i Laghi di Avigliana, ci si congiunge,nel tratto finale che porta a Valgioie, con il sentiero “Poesie in cammino” (“ove succede che in un giorno qualunque ... il suo - quello del Poeta - è un incedere lento e attento alla Natura che lo circonda, osserva il bosco con attenzione, lo sguardo si insinua nel suo intimo, e in quel momento ha la sensazione di avere un ruolo, magari indefinito, e tuttavia di non essere partecipe sgradito in quel grande mistero della Natura).
Il tutto conditi con due canti significativi sull'amore e la montagna cantati da Roberta Maffiodo che ci ha incantati con la sua voce, dopo i saluti iniziali al gruppo, suoi e miei.
Mappa gps intero percorso