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ATTUALITÀ | 14 febbraio 2023, 09:00

Si può fare di più

Ricordiamoci che la Valle d’Aosta non è più l’isola felice o il paese del bengodi. La Valle per troppi residenti è un purgatorio terreno

Si può fare di più

Gli autonomisti, dopo gli ultimi incontri nei quali pare abbiano trovato l’intesa per dare alla Petite Patri una rinforzata maggioranza hanno detto “ripartiamo dal foglio bianco”. Una metafora che, si spera, voglia dire indichiamo le priorità firmiamo un patto di  fedeltà e con coerenza condividiamo l’organigramma. 

Priorità, patto e organigramma non sono messe in ordine a casaccio ma per ribadire che hanno un livello di importanza da rispettare.

E tra le priorità mi sembra opportuno elencare ai primi posti la questione delle pari opportunità.

Pari opportunità che spaziano dall’attenzione sociale ai più deboli all’abbattimento delle barriere per i disabili fisici. Dall’integrazione sociale all’accoglienza. Dal creare una Valle d’Aosta senza ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi residente in Valle all’abbattimento della burocrazia che penalizza i disabili per le lentezze degli uffici che devono rilasciare certificazioni, documentazione ed esenzioni.

Attese di oltre due anni per una visita di accertamenti di invalidità o per il rilascio dell’esenzione delle tasse automobilistiche gridano vendetta.

Pari opportunità è dare a tutti i valdostani la possibilità di curarsi in strutture pubbliche così come i ricchi possono curarsi ricorrendo alla sanità privata.

Anche Papa Francesco ha sottolineato la necessità di battersi perché nessuno sia discriminato o penalizzato dal servizio sanitario.

“Battersi”, usa proprio questa parola Papa Francesco per invitare le associazioni che si occupano della tutela e difesa delle persone con malattia rara a proseguire il loro impegno perché “nessuno sia escluso dal servizio sanitario, nessuno sia discriminato, nessuno penalizzato”. 

Sono queste le ragioni per le quali è opportuno che la politica, ancorché in questa fase caotica di formazione di una nuova maggioranza e l’elezione di una nuova Giunta regionale, doti la Valle d’Aosta di un Assessorato alle Pari Opportunità in grado di incidere.

Sarebbe un grande segnale al Popolo Valdostano e soprattutto alle fasce più deboli ed emarginate dalla società del benessere. Ricordiamoci che la Valle d’Aosta non è più l’isola felice o il paese del bengodi. La Valle per troppi residenti è un purgatorio terreno.

piero.minuzzo@gmail.com

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