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CRONACA | 12 febbraio 2023, 22:27

Terremoto Turchia e Siria. Aiutiamo le comunità colpite. Primi arresti

Circa 40mila morti. World Food Programme Proramme: "C'è bisogno di cibo e pasti caldi". Dal nostro Paese nuovi aiuti e soccorsi

Terremoto Turchia e Siria. Aiutiamo le comunità colpite. Primi arresti

Aumenta ancora il bilancio dei morti e secondo l'Onu potrebbe anche peggiorare. Finora il terremoto in Siria ha causato circa 4.800 vittime e 2.500 feriti nelle aree controllate dal governo e circa 4.500 morti e 7.500 feriti in quelle sotto il controllo dei ribelli. Lo ha riferito il direttore generale dell'Oms, Adhanom Ghebreyesus, citato da Sky News. Oggi arriveranno a Damasco gli aiuti italiani, i primi dall'Unione Europea. Giunti ieri a Beirut, saranno oggi smistati nelle zone più colpite della Siria.

Le autorità di Istanbul hanno arrestato più di 100 costruttori edili nelle 10 province colpite dal terremoto di lunedì scorso che finora ha fatto più di 29 mila vittime in Turchia e in Siria. I procuratori ritengono queste persone “responsabili del crollo degli edifici”. Si tratta di  imprenditori sospettati di avere violato le normative edilizie del Paese. Lo riporta l'agenzia di stampa locale Anadolu. Indignazione da parte dei residenti della zona devastata dal sisma che hanno definito questi costruttori “corrotti”.

Devastanti scosse di terremoto hanno colpito il territorio al confine tra la Turchia e la Siria, provocando migliaia di morti, feriti e sfollati. Le forti scosse hanno causato il crollo di centinaia di abitazioni e provocato enormi danni al patrimonio culturale. I volontari della Mezzaluna Rossa Turca e Siriana sono al lavoro dai primi istanti per soccorrere la popolazione colpita. Immediata la mobilitazione di operatori specializzati e volontari per il trasporto sanitario, la ricerca dei dispersi sotto le macerie e il supporto agli sfollati con tende, coperte e pasti caldi. Attivo il servizio di supporto psicologico per le famiglie che hanno perso i loro cari.

Sin dalle prime ore del mattino, dopo la prima devastante scossa con epicentro a Kahramanmaraş nella provincia di Gaziantep, in Turchia, la Consorella Turca ha predisposto l’invio di tende, materiale paramedico, viveri e beni di prima necessità. Sono ore drammatiche in cui il freddo e le temperature rigide non aiutano i soccorsi. La Mezzaluna Rossa Siriana sta intervenendo con operatori e volontari da stanotte per assistere le persone ferite ad Aleppo, Hama e Lattakia e Tartous e per cercare di portare in salvo il maggior numero di persone rimaste intrappolate durante il crollo delle abitazioni. Le squadre della Mezzaluna Rossa Turca sono attive in dieci province delle regioni meridionali e sud orientali, aree maggiormente colpite dal sisma.

“Sono ore drammatiche”, ha dichiarato il Presidente CRI Rosario Valastro. “Siamo vicini alle popolazioni colpite ed esprimiamo il nostro più profondo cordoglio per le vittime e vicinanza a tutti i soccorritori e alle Consorelle Turca e Siriana che si stanno prodigando nei primi interventi. Ci teniamo in contatto con la Protezione Civile essendo naturalmente disponibili all’eventuale partecipazione internazionale ai soccorsi”.

La Federazione internazionale delle Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC) ha aperto un Emergency Appeal per l’invio di aiuti alle Consorelle impegnate in prima linea. I volontari stanno davvero facendo del loro meglio ma i danni sono enormi e serve l’aiuto di tutti.

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