/ Consiglio Valle Comuni

Consiglio Valle Comuni | 31 gennaio 2023, 21:12

L'OPINIONE DI STEFANO AGRAVI: Che cosa sta succedendo?

Nel corso della seduta di mercoledì 25 gennaio scorso il Consiglio regionale ha preso atto delle dimissioni presentate dal Presidente della Regione Erik Lavevaz

Stefano Aggravi

Stefano Aggravi

Si chiude così un percorso di crisi politica continuativa nata dalle dimissioni presentate dall’Assessore all’Ambiente e Trasporti Chiara Minelli. Era il 26 maggio 2021. 

Quel momento, al di là delle prese di posizione momentanee e poi successive sul fatto che “tutto andasse bene” in maggioranza, ha segnato il fallimento di una compagine che guardava a sinistra. La sinistra dei comitati e dei tanti “No” di cui avevamo tra l’altro messo in luce ombre ed incertezze già al momento dell’insediamento di quella Giunta. Una maggioranza che basava il suo agire su di una serie di punti programmatici vaghi e “di rimando” su tanti e troppi temi. Una maggioranza nata “contro” qualcuno.

Tant’è, le cose sono andate così. Le dimissioni del Presidente della Regione hanno attivato la procedura che deve portare l’interim amministrativo a risolversi entro 60 giorni dalla presa d’atto delle dimissioni, in caso contrario si tornerà al voto. Insomma, lo stesso scenario già vissuto nella precedente legislatura. Rumors, polemiche, attacchi e congetture politiche e giornalistiche in questi giorni stanno occupando le pagine dei principali giornali così come anche le tante chiacchierate da bar. Una situazione che negli ultimi anni ha contraddistinto la politica valdostana, una situazione che ferma la macchina amministrativa con tutte le sue relative conseguenze. 

Nel frattempo si è sentito di tutto, anche nel campo del centrodestra, dove qualcuno (ahimè) ha forse scommesso sul prossimo ritorno al voto e sta soffiando sul “fuoco elettorale”. Nell’ultima settimana non sono mancati i comunicati stampa di attacco alla Lega, colpevole “a detta degli altri” di essere lì con il cappello in mano. Interessante affermazione che viene da parte di chi fa forse leva sulla memoria corta del comune sentire popolare, ma il passato di chi parla è ormai segnato e consultabile da tutti. Ma si guardi avanti!

Facciamoci due domande. Perché per qualcuno in questo momento risulta più importante rivendicare presidenze, posizioni o deleghe varie piuttosto che trovare una soluzione stabile e definitiva ad uno stato di crisi perenne? Perché qualcuno si deve riconoscere per forza (da una parte e dall’altra) nel fare una politica di arroganza che non porta da nessuna parte? 

La Lega lo ha detto e lo ripete chiaramente come l’unico vero obiettivo sia quello di affrontare i tanti dossier fermi che interessano la Comunità valdostana: riforma degli enti locali e dell’Amministrazione regionale, salvaguardia della transitabilità dei nostri Tunnel, rinnovo delle concessioni di grande derivazione d’acqua a scopo idroelettrico, rifinanziamento della legge sugli investimenti, nuova legge elettorale, definizione della nuova PAC, etc.. Argomenti che forse non aiutano la narrazione di chi si sente già in campagna elettorale, ma che fanno parte di un mondo reale che chiede alla politica di rispondere ai propri impegni e doveri. Tutto il resto non ha senso!

Che fare, dunque? Nei prossimi giorni occorrerà capire lo stato delle divisioni e degli scontri in atto nella politica valdostana e poi percorrere una strada che deve necessariamente portare ad una soluzione senza preclusioni, diktat o esclusioni a priori. La soluzione dei problemi reali della gente non è fatta di querelle personali o primati nei sondaggi nazionali, bensì a partire da 18 persone pronte a lavorare insieme.

Stefano Aggravi

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore