Il dispositivo della sentenza è stato letto ieri sera. Diventa definitiva l'assoluzione di Marco Sorbara, ex consigliere regionale dell'Union Valdôtaine, già assessore alle Politiche sociali del Comune di Aosta, condannato in primo grado a 10 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa e poi assolto in appello "perché il fatto non sussiste". Per gli altri quattro imputati -il ristoratore aostano Antonio Raso, l'ex consigliere comunale di Aosta per l'Uv Nicola Prettico, l'ex croupier del Casino de la Vallée di Saint-Vincent Alessandro Giachino e l'ex assessora comunale di Saint-Pierre Monica Carcea- la Corte di cassazione ha stabilito che bisogna fare un nuovo processo d'appello, annullando le loro rispettive condanne.
La procura generale della Corte di cassazione aveva chiesto di confermare la condanna a dieci anni a Raso, otto anni a Prettico e a Giachino -tutti e tre per l'imputazione di associazione mafiosa- e di sette anni a Carcea con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.
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