/ CRONACA

CRONACA | 25 gennaio 2023, 17:38

Fine di un'odissea, Marco Sorbara libero

Emozione e soddisfazione del fratello avvocato che ha fatto parte del collegio di difesa. Chi paga il danno morale civile finanziario e per la fine di una carriera politica? Renaissance Valdôtaine esprime vicinanza

Marco Sorbara

Marco Sorbara

"L'attimo di gioia viene immediatamente oscurato e asfaltato dall'immenso innimmaginabile dolore sofferenza di una vita massacrata sul nulla" questa e' la vera sensazione che da fratello e avvocato percepisco ora per Marco e i miei famigliari. Bisognerà ora ripartire e ricostruire da zero dopo 4 anni di incredibile e pazzesca ingiustizia per un errore giudiziario fondato su una indagine e una sentenza del Tribunale di Aosta basata sul nulla e con ricostruzioni fantasiose totalmente sganciate da qualsivoglia dato fattuale e giuridico". E il commento di Sandro Sorbara, fratello di Marco, alla parola fine scritta dalla suprema Corta ad un'inchiesta che ha portato in carcere per quasi tre anni Marco Sorbara, all'epoca Consigliere regionale.

Assolto. Assolto dopo drammatici quattro anni. Infatti era il 23 gennaio 2019 quando Il consigliere regionale dell’UV Marco Sorbara, venne arrestato  nell’ambito di un’operazione antindrangheta condotta dai Carabinieri del Gruppo Aosta e del Raggruppamento Operativo Speciale. I militari hanno eseguito una decina di misure cautelari, emesse su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Torino, nei confronti “di un sodalizio ‘ndranghetistico operante in Valle d’Aosta riconducibile, tra gli altri, a componenti della famiglia ‘Nirta-Scalzone’ di San Luca (Reggio Calabria) con collegamenti in Piemonte e Calabria”.

Tutte accuse infondate. Chi ora chiede scusa a Marco Sorbara e a tutta la sua famiglia? Chi lo risarcerà dei danni materiali? Chi gli darà la carriera politica che gli hanno troncato? E quei giornalisti che hanno deferito alla commissione disciplinare dell'Ordine dei Giornalisti i colleghi che si erano detti certi dell'estraneità di Marco Sorbara ai reati e ai fatti contestati cosa dicono. Avranno il coraggio di chiedere almeno scusa?

Difficile. La madre dei forcaioli è sempre gravida. E l'Uv che dice? All'epoca scrisse: "I vertici dell’Union Valdôtaine ed i gruppi consiliari del Consiglio Regionale e del Consiglio Comunale di Aosta hanno appreso con sgomento degli arresti eseguiti nella mattinata di oggi. Nella serata il Comité Fédéral si riunirà per procedere alla sospensione immediata dal Movimento di Marco Sorbara e Nicola Prettico in attesa degli sviluppi successivi dell’inchiesta, rimanendo fiduciosi nel lavoro della Magistratura. Il Movimento prende le distanze da questa vicenda che, oltre ad essere un evento vergognoso per la Valle d’Aosta, crea un pregiudizio importante all’Union Valdôtaine ed alla sua storia. Il Presidente e tutti i vertici del Movimento intraprenderanno tutte le iniziative necessarie per difendere l’immagine dell’Union Valdôtaine e non accetteranno nessun accostamento improprio del Movimento a questa vicenda”.

E ora?

Marco Sorbara ha passato 909 giorni in custodia cautelare da innocente. Giorni «terribili», ha dichiarato dopo l’assoluzione l’ex assessore comunale di Aosta e consigliere regionale, appesantiti dal sospetto che la sua carriera politica fosse il frutto di un patto scellerato con la ‘ndrangheta, arrivata fino in Valle d’Aosta per avvelenare ogni cosa. Sorbara, 57 anni, a fine luglio del 2021 è stato assolto dalla Corte d’Appello di Torino perché il fatto non sussiste, dopo una precedente condanna a 10 anni con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. E, soprattutto, dopo mesi di calvario, aggravati dal voltafaccia dei suoi colleghi, che subito dopo l’arresto lo hanno massacrato. In carcere ha trascorso 214 giorni, di cui 45 in isolamento, per poi vedersi concedere i domiciliari, prima di essere assolto. Ma la Procura di Torino ha fatto ricorso alla Cassazione che oggi lo ha assolto definitivamente.

Sorbara viene portato via dalla sua casa il 23 gennaio 2019, assieme ad una decina di persone, tutte coinvolte nell'operazione "Geenna", la valle maledetta simbolo dell'inferno.Ma ora per Marco Sorbara è finita. Chi gli riconoscerà il merito e l'intregrità morale?

Per il momento ha preso posizione Renaissance Valdôtaine Movimento civico garantista che esprime la massima solidarietà a Marco Sorbara e alla Sua famiglia, che hanno visto ieri chiudersi la vicenda giudiziaria che ha portato Sorbara all’abbandono forzato della carriera politica e lavorativa, all’arresto, al carcere, alla gogna mediatica e alle conseguenze sul piano personale e familiare di queste vicende altamente traumatiche.

"Infatti - si legge in una nota - già assolto in appello con sentenza contro cui la Procura fece ricorso in Cassazione, ieri la Procura Generale presso la Cassazione ha richiesto l’archiviazione di Sorbara definendo non ammissibile il ricorso presentato dalla Procura in sede di Appello, richiesta accolta dai Giudici che hanno posto definitivamente fine alla vicenda con assoluzione piena dell’imputato".

piero.minuzzo@gmail.com

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore