Le dimissioni, sono per VdA Aperta "Una presa d'atto del fallimento nella gestione della Sanità pubblica e del complessivo indebolimento del sistema di welfare regionale. Inseguendo improbabili progetti faraonici, l'attuale maggioranza regionale ha perso di vista la realtà sociale valdostana che esce impoverita e disorientata da questa avventura".
Una gestione - spiega la nota - pasticciata, che ha goduto della complicità della Lega e della mediocrità del PD, portando a destra l’assetto politico regionale, può essere superata solo dando la possibilità agli elettori di esprimere il loro giudizio con elezioni anticipate.
"In questi 60 giorni - conclude la nota - si dovrebbe adeguare, finalmente, la legge elettorale ai principi euro-nazionali di uguaglianza e rappresentanza delle donne, prevedendo almeno la doppia preferenza di genere e la presenza in Giunta di tutti i generi, per poi andare subito alle urne, senza ulteriori patetici teatrini e guerre tra bande in Consiglio regionale".
VdA Aperta assicura il "rafforzamento dell'impegno alla partecipazione politica attiva dei cittadini, contro il declino delle Istituzioni valdostane e per politiche realmente a difesa dell'ambiente e dei più deboli".