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CRONACA | 27 dicembre 2022, 09:40

Rischio valanghe: prudenza in montagna

Sui pendii ombreggiati molto ripidi, negli strati profondi del manto di neve vecchia si trovano, a livello molto isolato, strati fragili

Infografica Centro Funzionale Regione Autonoma Valle d' Aosta

Infografica Centro Funzionale Regione Autonoma Valle d' Aosta

Il servizio meteo della Regione autonoma Valle d'Aosta richiama l'attanzione sul fatto che nelle zone in prossimità delle creste, nelle conche e nei canaloni, all'interno del manto di neve vecchia si trovano, a livello isolato, strati fragili instabili.

Specialmente sui pendii vicino alle creste le valanghe possono subire un distacco nei vari strati di neve ventata. Con il rialzo termico e l'irradiazione solare diurni, sono possibili isolate valanghe bagnate e per scivolamento di neve, ma per lo più solo di piccole dimensioni.

Con il rialzo termico e la pioggia fino ai 2100 m circa, si è formata una crosta superficiale. Soprattutto sui pendii ombreggiati, all'interno del manto nevoso si trovano isolati strati fragili.

Gli accumuli di neve ventata ben visibili possono facilmente subire un distacco provocato o, a livello isolato, spontaneo soprattutto sui pendii esposti da nord ovest a nord est sino a sud est al di sopra dei 2300 m circa. In alcuni punti, le valanghe possono anche coinvolgere gli strati più profondi. Attenzione soprattutto nelle zone in prossimità delle creste al di sopra del limite del bosco, come pure nelle zone di passaggio da poca a molta neve come p.es. all'ingresso di conche e canaloni.Soprattutto sui pendii ripidi rocciosi, sono possibili isolate valanghe umide e bagnate di piccole e, a livello isolato, di medie dimensioni al di sotto dei 2200 m circa. Sono consigliate attenzione e prudenza.

Con il rialzo termico e la pioggia fino ad alta quota, negli ultimi giorni il manto nevoso si è assestato. La parte superiore del manto nevoso è dura, con una crosta in superficie. Specialmente al di sopra dei 2300 m circa come pure nelle zone in prossimità delle creste, le conche e i canaloni.

Il vento a tratti tempestoso ha rimaneggiato intensamente la neve fresca e la neve vecchia.

Al di sopra del limite del bosco si sono formati accumuli di neve ventata in parte instabili.Principalmente sui pendii ripidi esposti a ovest, nord ed est, all'interno del manto nevoso si trovano isolati strati fragili.

Pericolo valanghe stabile per mercoledì 28 dicembre. Possibili valanghe di neve a lastroni e valanghe umide e bagnate.

Nelle zone in prossimità delle creste, nelle conche e nei canaloni, all'interno del manto di neve vecchia si trovano, a livello isolato, strati fragili instabili. Specialmente sui pendii vicino alle creste le valanghe possono subire un distacco nei vari strati di neve ventata.

Con il rialzo termico e l'irradiazione solare diurni, sono possibili isolate valanghe bagnate e per scivolamento di neve, ma per lo più solo di piccole dimensioni. Ciò specialmente sui pendii ripidi rocciosi.

L'innevamento è estremamente variabile a seconda dell'azione del vento al di sopra dei 2200 m circa. Con il rialzo termico e nubi basse, si è formata una crosta superficiale. Ciò soprattutto sui pendii ripidi al di sotto dei 2500 m circa.Principalmente sui pendii ripidi esposti a ovest, nord ed est, all'interno del manto nevoso si trovano isolati strati fragili.

 

red.cro.

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