"Quando ero ministro ho cercato - senza cambiare quello che non era cambiabile, cioè la fine del servizio di leva - di introdurre quella che passò col nome di mini-naja, cioè 3 settimane volontarie nel corso delle quali ciascuno potesse avvicinarsi alle forze armate e poi andare a portare nuova linfa a tutte le associazioni d'arma, a seconda di dove avesse passato quelle 3 settimane. Ho predisposto un disegno di legge che sarà presentato da un gruppo di senatori (non da me, come presidente non posso) per portare a 40 giorni" la mini-naja volontaria. Così il presidente del Senato Ignazio La Russa, intervenendo nel corso della chiusura delle celebrazioni organizzate dagli Alpini a Milano per ricordare i caduti.
"Io nel mio piccolo quando ero ministro ho cercato, senza cambiare quello che non era cambiabile, cioè la fine del servizio di leva, di introdurre quella che passò con il nome di mini-naja, cioè tre settimane volontarie che assomigliano ai vostri campi scuola, nel corso dei quali ciascuno potesse avvicinarsi alle forze armate e poi andare a portare nuove linfa a tute le associazioni d'arma a secondo di dove avesse passato quelle settimane", ricorda La Russa.
"Ho predisposto, e lo presenteranno, non io perché come presidente non posso, ma un gruppo di senatori, un disegno di legge per portare a 40 giorni questo aspetto sia pure, voglio essere realista, nella proposta di volontarietà di partecipazione, perché oggi come oggi renderlo obbligatorio probabilmente costerebbe in termini di risorse più di quanto è possibile oggi ottenere - annuncia - ma è un primo passo. Se noi riuscissimo a far sì che i giovani dai 16 ai 25 anni possano, se vogliono, passare 40 giorni della loro estate a imparare cosa è non solo l'amore per l'Italia, l'amore per la Patria, ma il senso civico, il dovere che ciascuno di noi ha di aiutare gli altri in difficoltà, noi avremmo fatto un enorme servizio all'Italia".
"Io credo che per incentivare questa volontarietà di partecipazione si possano trovare i modi - spiega ancora La Russa - quello di avere punteggi per chi fa i concorsi, quello di offrire punteggi per chi deve laurearsi, quello di offrire un voto per chi deve fare la maturità".
"Un modo per incentivare è giusto in attesa che si possa immaginare una più vasta partecipazione semiobbligatoria, chiamiamola cosi'", conclude.
Il Presidente del Senato, Ignazio La Russa
Chiunque vuole può, limitatamente ai numeri che verranno fissati ma che noi pensiamo molto ampi, partecipate alla vita militare, nel corpo degli alpini o negli altri corpi per 40 giorni per avere un addestramento. Per chi deciderà di sfruttare questa possibilità ci saranno degli incentivi. "A fronte di questa partecipazione noi prevediamo una serie di incentivi che possono essere punti per la maturità per tutti i tipi di scuola, una serie di incentivi per la laurea, come un esame in più o un vantaggio a livello di formazione - ha aggiunto La Russa - , e un punteggio aggiuntivo per tutti i concorsi pubblici. Ma naturalmente il vero incentivo resta la volontà di aiutare la propria patria anche con un breve periodo".
Rendere questo periodo di servizio obbligatorio "oggi come oggi probabilmente costerebbe in termini di risorse più di quanto è possibile oggi ottenere. Ma è un primo passo - ha concluso -. Se riuscissimo a fare in modo che i giovani dai 16 ai 25 anni possano, se lo vogliono, passare un periodo di 40 giorni a imparare cosa è l'amore per l'Italia e il senso civico avremo fatto un grande servizio all'Italia".