Uv senza testa e senza coda con un corpo flacido. Gli alleati dell'Union Valdôtaine non volevano Renzo Testolin. Ora sembra che l'Union non voglia (più) Erik Lavevaz. È slittato da oggi al fine settimana l'appuntamento tra il partito autonomista storico e i suoi alleati al governo della Regione Valle d'Aosta, programmata oggi pomeriggio alla vigilia del Consiglio regionale -convocato per domani e giovedì- che avrebbe dovuto dirimere la matassa del rimpasto di giunta. Lavevaz aveva manifestato la disponibilità a fare un passo indietro dal ruolo di presidente dopo l'archiviazione dell'inchiesta Egomnia per voto di scambio con la 'ndrangheta, che aveva coinvolto Testolin.
Indicato non senza contrasti dal Comité Fédéral, il direttivo dell'Union, e dal gruppo consigliare a maggioranza, a Testolin è però mancato il sostegno degli altri 11 consiglieri regionali dei partiti alleati del Leone rampante (i cinque dei Federalisti Progressisti-Partito Democratico, i quattro dell'Alliance Valdôtaine-Vallée d'Aoste Unie, i due di Stella Alpina ed Evolvendo). Così, Testolin ha ritirato la disponibilità a fare il presidente, e oggi ha ufficializzato di non voler entrare in un esecutivo bis guidato da Lavevaz.
Così il presidente in carica deve cercare nuove strade per il rimpasto, fermo dal maggio 2021, quando l'allora assessora ai Trasporti e all'Ambiente, Chiara Minelli, si dimise per poi uscire dalla maggioranza insieme a Erika Guichardaz. Se prima dell'archiviazione di Egomnia il rimpasto sembrava a un passo, ora tutto è di nuovo in discussione a causa dell'impasse interna all'Uv stessa. Era prevista l'uscita dalla giunta di Roberto Barmasse, l'ingresso di Claudio Restano (gruppo misto, Evolvendo) e uno tra Testolin e Giulio Grosjacques (Uv), oltre a una ridistribuzione delle deleghe degli assessorati di Luciano Caveri (Istruzione, Università, Politiche giovanili, Affari europei e Partecipate) e Carlo Marzi (Finanze, Innovazione, Opere pubbliche e Territorio). Ora garantire gli equilibri con soli 18 voti contro i 17 delle minoranze sembra ancora di più un gioco di equilibrismi.