"L’andamento della guerra in Ucraina è cosi grave e devastante da suscitare una preoccupazione grande. Questa terribile e inconcepibile ferita continua a sanguinare, rischiando di allargarsi. Mi affliggono le lacrime e il sangue versati, le vittime, specialmente i bambini, le distruzioni, il freddo e la fame. Certe azioni non possono essere mai giustificate”. Lo ha detto il Papa, stamane, dedicando l’intera riflessione di apertura in occasione dell’Angelus alla guerra in Ucraina.
“Località dell’Ucraina – ha aggiunto - sono diventate luoghi di sofferenza indescrivibile, è assurdo che l’umanità si trovi davanti alla minaccia atomica. Che altro deve succedere per capire che guerra è solo distruzione? In nome di Dio rinnovo un appello per il cessate il fuoco subito. Si aprano i negoziati per soluzioni concordate e stabili, che siano fondate sulla integrità di ogni paese e delle minoranze”.
“Deploro vivamente la situazione degli ultimi giorni – ha detto ancora Papa Francesco - essa aumenta rischio di escalation nucleare. Il mio appello si rivolge innanzi tutto al presidente russo, supplicandolo di fermare la spirale di violenza e morte. Faccio appello al presidente ucraino ad essere aperto a serie proposte di pace. Alla comunità internazionale chiedo di far tutto per porre fine alla guerra in corso promuovendo il dialogo. Facciamo respirare ai giovani l’aria sana della pace. La guerra è una pazzia. Si faccia ricorso a tutti gli strumenti diplomatici. La guerra è un errore e un orrore”.
Dopo aver recitato l’Angelus Papa Francesco ha ricordato le vittime provocate dall’uragano Ian a Cuba e in Florida e quelle provocate dagli scontri dopo una partita di calcio in Indonesia. (Di Marco Mancin)