Monsignor Franco Lovignana, vescovo di Aosta sperava la festa di San Grato del 7 settembre 2022 fosse anche la data d'inaugurazione della Casa di Carità. La speranza è stata delusa, forse anche per l'anno prossimo, a causa dei lavori rallentati dal ritrovamento di reperti archeologici.
Inizialmente la speranza era che fosse inaugurata nel 2019 la prima 'Casa della Carità' in Valle, che è in fase di realizzazione nel fabbricato che per decenni ospitò la prevostura, di fronte alla Cattedrale di Aosta.
"La carità è uno dei compiti primari della Chiesa e di ogni vero cristiano - ha spiegato Lovignana - ecco perchè la Curia aostana sente impellente il bisogno di affiancare un sostegno concreto alla mensa della Caritas di via Gorret, ormai insufficiente ad accogliere i sempre più numerosi poveri bisognosi di aiuto".
La Casa della Carità accoglierà senza distinzioni i realmente bisognosi, le persone in maggiore difficoltà economica e in grave disagio sociale e sarà affiancata del Centro di Ascolto di piazza San Francesco "perchè l'aiuto non sia meramente pratico - ha ricordato Monsignor Lovignana - ma sia soprattutto il primo passo verso il recupero sociale e umano delle persone sofferenti".
La scelta di realizzare la Casa della Carità nei pressi Cattedrale "potrà essere di stimolo per i cristiani a mettere in pratica subito e in concreto la liturgia e la catechesi: in chiesa prego e mi rivolgo al Signore, fuori incontro i poveri da sfamare e vestire".
La struttura avrà una sala di accoglienza, "necessaria soprattutto in inverno - ha precisato il Vescovo - per evitare code all'esterno di persone talvolta vestite in maniera insufficiente a proteggersi dal freddo, come purtroppo avviene in via Gorret di fronte alla mensa". Oltre alla sala mensa è previsto anche un locale con docce e servizi.
Nei giorni scorsi il vescovo ha ribadito che i lavori procedono estremamente a rilento è legata ai ritrovamenti archeologici che stanno allungando i tempi.
Monsignor Franco Lovignana di dice dispiaciuto del ritardo perché è un'opera sociale importante. "I servizi che la Caritas rende ai poveri - ha sottolineato il vescovo - ci sono tutti, anche se in condizioni più o meno precarie, ma con la Casa della Carità ultimata avremmo la possibilità di avere tutti i servizi raccolti insieme e soprattutto in una situazione dignitosa per le persone che vengono aiutate".