“Nelle settimane prima della Fiera mi sono preparato aiutando il nonno a colorare i galletti. Qualche volta ho usato anche un martello e gli scalpelli, ma non sono ancora tanto bravo a fare lo scultore”. Il “nonno” è Francesco Di Vito e l’intervento, a Valpelline, è stato di suo nipote Luca, 9 anni, che ha letto un pezzo del tema che aveva fatto a scuola intitolato La Fiera del 2020.
Un’altra serata simpatica organizzata dagli Amici dell’Abbé Henry. Anche se il Presidente, Giampaolo Gandelli, ha qualcosa da sottolineare. “Alla vigilia della Fiera di S.Orso estiva ci aspettavamo qualche presenza in più anche se siamo sempre attorno alla quarantina di presenze serali e per una piccola realtà come la nostra è già un buon risultato”.
L'incontro con Francesco Di Vito è stato curioso ed interessante. Molti gli aneddoti raccontati prendendo spunto dal suo libro e simpatiche le testimonianze dei sei artigiani che hanno completato la serata esponendo anche i loro lavori: Milena Bertelli per l'intaglio, Luca Milliery per i cesti in vimini, Andrea Triolo con le sue lampade su legni esausti, Marcel Diemoz con sculture colorate, Dario Cretier con le tradizionali "cornalle" e Bruno Petitjacques con produzioni particolari utili nell'arredo-casa.
Continua, quindi, il trend positivo della rassegna La Valigia dei Ricordi che la prossima settimana, giovedì 11 luglio, proporrà un incontro-chiacchierata molto particolare con due figure curiose: Elénoire Brédy (prima ragazza valdostana ad accedere ai corsi dell'accadema della Marina militare) ed Alessandro Bruno, già campione di basket in serie A1 e ora gestore della Petite Ferme di Bonheur.
A.A.H.