Tale incarico sarà assegnato alla Difensora Civica Dott.ssa Adele Squillaci, che già riveste i ruoli di Garante per i detenuti e Garante per l'infanzia e l'adolescenza, moltiplicandone le responsabilità senza aumentare le risorse, economiche ed umane, a sua disposizione.
Negli stessi giorni la nomina della Difensora Civica è stata annullata per difetto di motivazione dal TAR della Valle d’Aosta, che ha accolto il ricorso di altri due candidati. Questa sentenza evidenzia un altro punto debole della nuova legge: la mancanza di indipendenza di questa figura di garanzia rispetto al potere regionale che per di più lo nomina con un procedimento non trasparente e motivato.
Non a caso, la legge delega nazionale sulla disabilità prevedeva per il garante nazionale alcune caratteristiche che paiono mancare alla “patacca” regionale: indipendenza, risorse economiche e preparazione tecnica rispetto alle competenze specifiche (in materia amministrativa, ma anche giuridico-sanitaria e sociale).
Anche sulla legge delega nazionale occorre soffermarsi, sottolineando, come segnalatoci dalla deputata Elisa Tripodi, l’inerzia della Ministra per le disabilità, senatrice Erika Stefani, in quota Lega, per la mancata adozione dei relativi decreti attuativi.
Dopo cinque mesi di audizioni in I Commissione, il CoDiVda (Coordinamento di 13 organizzazioni valdostane impegnate sul fronte della disabilità) ha prodotto un documento che evidenzia a più livelli le criticità e le contraddizioni che rendono di fatto tale legge non solo inefficace, ma problematica nella sua applicazione pratica; il parere negativo si estende anche alla fretta con cui si è voluto passare alla votazione, senza attendere i decreti attuativi che istituiscono la figura di garanzia a livello nazionale.
Come ADU condividiamo le perplessità del CoDiVda e delle consigliere Chiara Minelli ed Erika Guichardaz del Pcp, riguardo ad un'operazione che ha il sapore di un contentino per tante persone in difficoltà, tanto per inaugurare la campagna elettorale. Il tempo e i soldi per fare meglio c'erano, magari basterebbe non spenderli in cattiva politica come l'aeroporto, impianti a fune in luoghi improbabili e via dicendo.
D’altro canto, la posizione della Lega nei confronti delle persone con disabilità è evidente sin dalla grafica usata per propagandare questo cosiddetto “successo”: la tenera bambina in carrozzina, protetta dalla manona rassicurante, esclude ogni realtà scomoda o conflittuale, includendo solo certi tipi di disabilità e relegando delle persone con aspirazioni e necessità proprie a figurine che trovano posto in società solo se non disturbano. La protezione del disabile si usava 50 anni fa. Ora si parla di promozione e difesa dei diritti.