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CRONACA | 23 maggio 2022, 08:00

Al Parco della Rimembranza di Aosta i morti in guerra caduti nell'oblio

Il Parco della Rimembranza è davvero una desolazione che ti prende il cuore e la rabbia per lo stato di abbandono in cui versa

Al Parco della Rimembranza di Aosta i morti in guerra caduti nell'oblio

Parchi e Viali della Rimembranza appartengono al patrimonio riconosciuto dei “pubblici monumenti” (articolo unico della Legge 559/1926) e furono promossi e realizzati per volontà del sottosegretario alla Pubblica Istruzione Dario Lupi  che, il 27 dicembre 1922, inviò a tutti i provveditori agli studi una circolare con cui prevedeva che per ogni caduto della Grande guerra dovesse essere piantato un albero in tutte le città, paese, borgata in modo che i giovani fossero educati al ricordo e al rispetto dei caduti.

Dunque il valore storico identitario e il forte messaggio educativo rivolto alle giovani generazioni. Ma ad Aosta il Parco della Rimembranza è davvero una desolazione che ti prende il cuore e la rabbia per lo stato di abbandono in cui versa.

In occasione di anniversari e celebrazioni i caduti in guerra sono ricordati come eroi che ha hanno versato il sangue e sacrificato la vita per la nostra libertà.

Ma percorrendo il viale del Parco della Rimembranza ci si accorge che quelle pronunciate dalle autorità nelle manifestazioni ufficiali sono parole vacue che non trovano riscontro ai comportamenti per onorare i valdostani morti nella prima guerra mondiale che paiono caduti nell’oblio.

Il ricordo dei caduti valdostani, militari e civili, della Grande Guerra ha un valore fondamentale sostanziare la coesione sociale che si alimenta anche  dal ricordo condiviso degli avvenimenti storici drammatici che ci hanno colpita in passato.

Ma il Parco della Rimembranza di Aosta è tutt’altra cosa. Anzi! Si può dire che il nostro parco è il parco dell’oblio dove erbacce, arbusti secchi, alberi mozzati. Un parco dove le targhette, che ricordano i morti, sono arrugginite e coperte da improbabili mazzetti di fiori secchi. Per non parlare della stele centrale che avrebbe bisogno di un robusti intervento di restauro.

E’ stupefacente che il vicino parcheggio sia circondato da un invidiabile tappeto erboso, mentre il parco della Rimembranza per una parte è secco come una duna del deserto, un’altra parte è arida come una steppa, l’altra è in balia di vegetali invasivi.

Come dire che i nostri morti nella Grande guerra sono considerati di tre categorie ma uniti nell’oblio di chi dimentica il passato ed il sacrificio di tanti giovani soldati.

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