Partecipa alla Millenaria da oltre 50 anni e per questo ha ottenuto insieme ad altri nove artigiani il riconoscimento ‘Noces d’or avec la Foire’, consegnatogli oggi domenica 3 aprile durante la cerimonia di premiazione dei partecipanti alla 1022esima edizione della Fiera di Sant’Orso.
Ma per l’artista Giovanni Thoux, uno dei più originali interpreti della scultura di tradizione della Valle d’Aosta, quella terminata oggi potrebbe essere l’ultima edizione della Millenaria. Thoux ha compiuto 87 anni e avrebbe già detto a familiari e amici intimi che questa, per ragioni anagrafiche, potrebbe essere la sua ultima partecipazione alla Fiera come artista.
“Io scommetto invece che lo rivedremo al suo banco anche il prossimo anno”, assicura un appassionato estimatore dell’artigiano di bassa Valle. Nato nel 1935 a Verrès, Giovanni Thoux ereditò dal padre falegname la passione per la lavorazione del legno.
Terminati gli studi professionali a Torino, nel 1957 si recò in Giappone, dove intraprese un lungo percorso di studio e di lavoro come disegnatore industriale. Nel 1971 Thoux rientrò in Valle d’Aosta e riscoprì la passione per il legno: affiancò così i fratelli nell’atelier di ebanisteria fondato dai nonni, si dedicò alla scultura e iniziò a parteciparre alla millenaria Fiera dell’artigianato di Sant’Orso e alle Mostre-concorso che si tengono in Valle distinguendosi per la sua personalissima cifra stilistica conquistando numerosi riconoscimenti e premi.
Realizza ancora oggi bassorilievi in legno policromi utilizzando colori ad acqua, che fissa con vernici speciali trasparenti in modo da lasciare intravedere le venature del legno. Le sue opere delineano raffigurazioni che appartengono alla tradizione della Valle d’Aosta grazie all’accurata indagine che ha condotto sulla storia, sugli usi e costumi.
Con Thoux sono stati premiati oggi per la loro fedeltà ultracinquantennale alla Fiera anche Cesare Bottan Sergio Buillet; Rino Collé; Dante Marquet; Ettore Quinson.