Il Capogruppo Andrea Manfrin, nel richiamare l'appello delle associazioni di categoria ha evidenziato: «La proroga dell'obbligo del green pass è ingiustificata e crea disparità di trattamento, non solo fra le diverse attività commerciali ma curiosamente anche tra clienti italiani. Secondo quanto a nostra conoscenza, il green pass rafforzato sarà obbligatorio fino al 30 aprile nelle zone chiuse dei ristoranti mentre all'aperto e negli alberghi l'obbligo cesserà già il 1° aprile. Sempre da questa data, per le attività di somministrazione si richiede il green pass rafforzato per i clienti italiani e quello base per i clienti stranieri e stranieri, creando una serie di difficoltà ai soggetti deputati ai controlli che dovranno anche chiedere le nazionalità dei controllati. Le categorie di esercenti e commercianti sono già state messe fortemente in ginocchio dalla pandemia e queste ulteriori restrizioni non aiutano la ripresa. Chiediamo al Presidente della Regione se si sia già attivato nelle sedi competenti per la rimozione del green pass.»
Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha specificato che «la settimana scorsa la Conferenza delle Regioni ha affrontato il tema ma, praticamente, abbiamo ricevuto un'informativa su quello che avrebbe fatto il Governo nelle ore successive, senza possibilità di intervenire in merito. Mi risulta invece che la Lega a Roma abbia votato il decreto che istituisce questi nuovi provvedimenti. Nello specifico, segnalo che l'accesso in una serie di attività con green pass rafforzato è stato effettivamente reiterato ma durerà solo per un mese. Per quanto riguarda la differenziazione tra italiani e stranieri, mi rendo conto che sia poco logica.»
Il Consigliere Manfrin ha ribadito che «per gli esercizi interessati dall'obbligo di green pass rafforzato un mese in più fa decisamente la differenza, soprattutto visto che queste attività devono confrontarsi anche con il "caro energia".