Il Piano regionale per la gestione dei rifiuti proposto dalla giunta regionale e varato il 31 dicembre "accoglie molte delle osservazioni delle associazioni ambientaliste, che abbiamo formulato in tre incontri con i portatori d'interesse, nei quali siamo entrati molto nel dettaglio". Lo dice Paolo Meneghini, presidente dell'associazione Valle Virtuosa, anche a nome del circolo valdostano di Legambiente. Ieri le due associazioni hanno presentato le loro osservazioni al Piano, che riguardano però ampiamente la parte del Piano che tratta i rifiuti speciali.
"L'impianto del Piano è molto positivo- dice Meneghini- ma molte scelte sono delegate a decisioni successive della giunta. Il Piano precedente non è stato per niente attuato, dubito si riescano a raggiungere questi obiettivi ambiziosi". Gli aspetti positivi sottolineati dalle associazioni ambientaliste sono "il passaggio a un unico ambito territoriale per la raccolta dei rifiuti entro il 2026", la scelta di "spingere molto la raccolta dell'umido, anche tramite il compostaggio domestico e il compostaggio di comunità", la volontà di "passare alla raccolta porta a porta sul territorio ovunque è possibile". Le sollecitazioni: "Abbiamo chiesto di monitorare le tariffe e di completare il passaggio da tassa a tariffa- spiega Meneghini-. La discarica di Brissogne ormai è quasi piena, bisogna evitare di arrivare all'emergenza che porta sempre alle soluzioni peggiori possibili".
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