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Vite in ascesa | 28 gennaio 2022, 10:30

UNA “VIA FERRATA” DI MODERNA CONCEZIONE

A cura di Lodovico Marchisio

All’attacco della via ferrata

All’attacco della via ferrata

Anni fa si era svolta l’inaugurazione della via ferrata sul Bec Valletta (1902 m) presentata dalla guida alpina Vincenzo Ravaschietto, istruttore nazionale ai corsi di formazione delle guide alpine e appartenente alla “Global Mountain” che è la società che ha concepito, realizzato e costruito questa particolare “non solo ferrata” grazie all’apporto delle sue validissime guide alpine insieme ad Alberto Pacellini, ideatore del progetto.

Quest’opera è stata voluta e finanziata in toto dal Comune di Limone; itinerario che si snoda per circa un chilometro partendo da un'altitudine di 1.560 metri per raggiungere la vetta del Bec Valletta a quota 1.902 metri. Essa non è una semplice ferrata ma molto di più. Per capirne l’essenza bisogna percorrerla e infatti quando è stata inaugurata sono state illustrate le caratteristiche del percorso ed eseguita un’esaustiva spiegazione sull'utilizzo dei materiali di sicurezza da utilizzare per l'arrampicata.

Fase autoassicurazione

È stata così data possibilità agli interessati di percorrere porzioni della via ferrata, con la supervisione delle guide dell'associazione “Global Mountain”. Si tratta di un'iniziativa finalizzata allo sviluppo delle attività sportive alpinistiche sul territorio, con l'obiettivo di attrarre gli appassionati degli itinerari di roccia facilitati da attrezzature fisse di ascensione. Infatti il percorso utilizza due tipologie di ancoraggi, a seconda delle difficoltà di percorrenza: una soluzione innovativa che permette di unire tratti di ferrata “atletica” a zone più facili, da percorrere  sempre in sicurezza, inizialmente con voluta assenza del cavo.

Oggi anno 2022 le Guide Alpine di Global Mountain ci segnalano (vedi anche annotazione più particolareggiata a fondo pagina) che i chiodi introdotti nei tratti più semplici sono stati rimossi e al loro posto è stato posato un cavo di sicurezza su tutto il percorso. La scelta è stata dettata dal fatto che la maggior parte dei fruitori si muoveva solo con il kit da ferrata e che quindi per evitare che nei tratti facili sprovvisti di cavo si potesse incorrere in qualche incidente la “Global Mountain” ha preferito proteggere l'intero percorso con cavo.

Quindi oggi lo troverete modificato rispetto al giorno inaugurativo e anche se è sempre bene proteggere i più inesperti con uno spezzone di corda da 10 metri circa, attualmente non è più necessario procedere in cordata. La guida alpina Ravaschietto così l’aveva presentata il giorno dell’inaugurazione: “Non abbiamo voluto costruire l’ennesima via ferrata fine a se stessa, ma un percorso che potrà a differenza delle altre vie ferrate, essere usato anche dalle scuole d’alpinismo e da ogni gruppo che desideri insegnare come procedere in totale sicurezza nel nostro elemento base che è la montagna, in quanto lo scopo di una guida deve essere quello di lasciare una traccia per istruire, oltre che far divertire il cliente e questo percorso ha tutte queste prerogative, infatti alterna tratti ludici come le due tyrolienne che raggiungono un monolito e con la seconda fune si fa ritorno alla parete di partenza, a tratti istruttivi come il procedimento in cordata, come era concepita inizialmente”.

A metà ferrata

In Francia esistono alcuni percorsi chiamati “Via cordata” che usano un sistema simile, ma sfruttano pareti non idonee all’iniziazione, mentre questo percorso di media difficoltà concepito anni fa a Limone, soddisfa ogni genere di palato. In più esso s’innesta in un circuito di vie ferrate del basso Piemonte, in cui ora entra a far parte anche Limone, con la possibilità, come già avviene in Trentino, Valle d’Aosta, Alto Adige e nella vicina Savoia, di formulare pacchetti turistici ad “hoc”, come ha precisato il sindaco durante un’intervista di qualche anno fa.

Relazione TECNICA: Nome Montagna: Percorso attrezzato del Bec Valletta Quota: 1902 m Difficoltà:

AD Accesso stradale: da Cuneo seguire la statale per Limone, Colle di Tenda, entrare nell’abitato e seguire le indicazioni per il maneggio San Giovanni, Maire Rocca Rossa, ove si parcheggia l’auto.

Proseguire a piedi (15 minuti) fino a Maire Valletta (1560 m), attacco della “Via ferrata”.

Equipaggiamento: un kit completo da ferrata (casco, imbrago, longe con dissipatore, carrucola per le 2 tyrolienne facoltative, guanti da ferrata, corda dinamica di lunghezza min 10 m per i più inesperti, abbigliamento e calzature adeguate). Dislivello: con i sali scendi oltre 450 m circa (dislivello diretto: 380 m) Ore salita: 4 h Totale: 5 h in totale Descrizione itinerario:  Si attacca un breve muro verticale che si affaccia ad un canalino molto ben attrezzato che conduce al primo tratto facile ma esposto, oggi provvisto di cavo.

Al tratto iniziale segue un bello spigolo attrezzato che conduce a una caratteristica placca bianchissima con molte striature facilitata solo dal cavo in quanto i piedi aderiscono bene su questa stupenda vena di calcare alta circa 35 m. Si alternano quindi tratti attrezzati a traversi esposti (oggi con cavo) che conducono al “Dado” che è il primo caratteristico torrione del Bec Valletta.

Il bianco calcare sembra un ghiacciaio con i crepacci

Si scende di una decina di metri per prendere la lunga cresta attrezzata che conduce a un pianoro di circa 80 m che serve a raggiungere un pulpito aereo su cui vi sono le 2 tyrolienne ancorate ad un isolato monolito distante dalla parete circa 50 m. Vale la pena di ricordare che  durante i lavori di allestimento della ferrata il monolito in questione è stato raggiunto da monte (via normale di III grado, altezza 20 m circa) mentre durante la realizzazione della ferrata è stata anche attrezzata sul lato a valle una via di 70 m con alcuni passaggi di difficoltà 6B, scala francese. Attenzione se non si è seguiti da una guida, di eseguire gli ancoraggi giusti per percorrere in totale sicurezza le 2 tyrollienne.

È comunque possibile evitare questa digressione continuando lungo la parete di accesso che adduce salendo a zigzag al punto più adrenalinico dell’intera salita che consiste in una fantastica arrampicata completamente attrezzata su uno spigolo veramente aereo di una sessantina di metri che conduce all’anticima dalla quale per un iniziale traverso a cui segue una bella crestina si raggiunge l’aerea vetta del Bec Valletta con libro di vetta per le firme.

Discesa: Si scende una balza rocciosa grazie ad un tratto attrezzato su roccette (disarrampicata) adducente a un bivio. Qui vi sono due possibilità: 1 h per il Vallone di San Giovanni o per le “Piste del Sole” e Telecabina Severino Bottero. Oppure, raggiunto un pianoro si scende per traccia ben marcata nel vallone di San Giovanni che per ripidi pendii prativi, fiancheggiando la parete salita, riporta in basso ad un traverso sopra il sottostante ruscello, che riconduce alla partenza della ferrata da cui in breve si scende facilmente al parcheggio (ore 1,45).

Tyrolienne sul monolito 

Annotazione di: Global Mountain - Ufficio Promozione ….  in primis vi è il fatto che i chiodi introdotti nei tratti più semplici sono stati rimossi e al loro posto è stato posato il cavo di sicurezza su tutto il percorso. La scelta è stata dettata dal fatto che la maggior parte dei fruitori si muoveva esclusivamente con il kit da ferrata e che quindi nei tratti facili ma comunque esposti a rischio caduta/scivolata si trovavano slegati in quanto sprovvisti di spezzone di corda da 10 m.

Per evitare di incorrere in eventuali incidenti, la “Global Moutain” ha preferito proteggere l'intero percorso con cavo.    

ascova

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