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Salute in Valle d'Aosta | 01 gennaio 2022, 16:28

Usl replica ai sindacati 'non stiamo improvvisando'

In merito al comunicato stampa di parte dei sindacati della dirigenza medica, l’azienda Usl tiene a precisare

Usl replica ai sindacati 'non stiamo improvvisando'

Che la USL non sta improvvisando alcunché, e che ciò che sta applicando è il Piano per l’emergenza Covid, discusso definito ed approvato nel Collegio di direzione con la partecipazione di tutti i Direttori di Dipartimento, delle aree e del Coordinatore dell’emergenza stesso; ed infine che tale piano è stato oggetto ripetuto di discussione e confronto in azienda.

Che se c’è una certezza appresa dalle precedenti ondate, è che non si può aspettare che gli eventi ci travolgano ma che dobbiamo sempre precederli: non sarebbe opportuno allestire i reparti solo quando in Pronto soccorso c’è la fila di pazienti Covid in attesa di un posto letto. Curioso che una parte del sindacato della dirigenza medica minimizzi l’andamento dell’attuale situazione epidemica, senza precedenti per numeri di nuovi casi giornalieri e per curva di crescita, in Europa, Italia ed anche Valle d’Aosta.

Che questa Usl ha interrotto tutte le prestazioni non urgenti (comprese quelle ambulatoriali) su indicazione del Ministero, esattamente come è avvenuto in tutta Italia, e come lo stesso sindacato scrivente in altre Regioni aveva sollecitato.

Che tale provvedimento è stato assunto, a malincuore ma obbligatoriamente, proprio per assicurare l’assistenza ai pazienti Covid e non Covid urgenti; recuperando innanzitutto posti letto disponibili, nonché personale disponibile: infermieri, OSS ed infine medici.

Che l’assistenza ai pazienti Covid non può essere in carico solo ai medici internisti o di area medica, ma deve essere garantita anche dai medici di area chirurgica (i più alleggeriti dalla sospensione dell’attività non urgente), così come lodevolmente è sempre stato fatto. L’emergenza è tale che non può essere assorbita da una parte sola dell’organizzazione, nessuno se ne può chiamare fuori (a titolo di esempio ricordo che un reparto come la Medicina interna, oltre a contribuire all’assistenza ai reparti Covid, al momento, ha 65 pazienti ricoverati non-Covid provenienti dal Pronto Soccorso (51 nel proprio reparto più altri 14 “appoggiati” in altri reparti). Questo sforzo comune ci ha consentito di reggere; spiace che sia proprio un sindacato a metterlo in discussione, rischiando di innescare una contrapposizione fra medici.

Che he almeno al momento attuale la regione Valle d’Aosta è ancora in zona bianca, a differenza dei tute le regioni vicine nel nord Italia, che hanno già cambiato colore o che lo cambieranno da lunedì.  

Che, come è noto, questa Usl ha bandito concorsi per 47 medici di 23 specialità. I bandi sono chiusi da poco. Purtroppo, i partecipanti, inferiori alle necessità, sono in gran parte non ancora specialisti, non reclutabili nell’immediato. In ogni caso, i primi concorsi sono in programmazione in tempi molto brevi. In alcune specialità vi è una buona adesione, in controtendenza, frutto di contatti e di lavoro di rete; Assessorato e Azienda hanno messo in campo tutti gli incentivi economici possibili per riconoscere lo sforzo e l’impegno del personale sanitario.

Come sempre l’azienda è aperta al confronto. Spiace rilevare che in questo caso non ci è giunta, sul tema, alcuna richiesta di confronto dal sindacato scrivente.

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