/ CRONACA

CRONACA | 04 novembre 2021, 15:40

Pena fortemente ridotta in Appello allo psichiatra aostano Marco Bonetti

Quattro anni e tre mesi di carcere, in primo grado era stato invece condannato a 10 anni e 8 mesi per i reati di violenza sessuale nei confronti di sei donne (cinque pazienti e la madre di un'altra assistita), cessione di sostanze stupefacenti (farmaci), truffa, peculato, corruzione, falso

Bonetti e una paziente nelle immagini video delle Fiamme Gialle

Bonetti e una paziente nelle immagini video delle Fiamme Gialle

Riducendo sensibilmente la condanna emessa in primo grado dal gup del tribunale di Aosta Eugenio Gramola (10 anni e 8 mesi di carcere, oltre a una multa di 5.000 euro), la Corte di Appello di Torino ha condannato oggi Marco Bonetti, psichiatra aostano di 64 anni, a quattro anni e tre mesi di carcere per i reati di violenza sessuale nei confronti di sei donne (cinque pazienti e la madre di un'altra assistita), cessione di sostanze stupefacenti (farmaci), peculato, corruzione, falso. L'accusa aveva chiesto una condanna a 11 anni e quattro mesi di reclusione. E' stato assolto dall'accusa di truffa, reato valutato improcedibile per difetto di querela.

Le indagini erano state svolte dal Gruppo Aosta della Guardia di finanza, anche con telecamere nascoste, e hanno riguardato ipotesi di reati commessi nel periodo 2014-2017. Bonetti (foto a lato), assistito dagli avvocati Jacques Fosson e Massimo Balì, era stato arrestato e posto ai domiciliari il 28 marzo 2017, provvedimento che gli è stato revocato dal giudice.

Imputati con lo psichiatra erano anche due suoi pazienti, tutti dipendenti pubblici, accusati di averlo pagato per ottenere certificati compiacenti; un dipendente dell'Usl e uno dell'Inail sono stati condannati oggi in Appello a un anno e dieci mesi di reclusione ciascuno. Un terzo, impiegato nel mondo della scuola, aveva patteggiato in primo grado un anno e 10 mesi. Erano già stati invece assolti "perché il fatto non sussiste" un agente di polizia penitenziaria e un dipendente regionale.

Confermata una provvisionale di risarcimento di 20 mila euro all'azienda Usl, parte civile con l'avvocato Corrado Bellora.

Le indagini su Bonetti in meno di un anno si erano estese a macchia d'olio. Oltri agli abusi sessuali erano emerse certificazioni fasulle da lui redatte di 'stati depressivi' cronici o acuti che avrebbero permesso ad almeno una decina tra funzionari regionali e statali di godere di lunghi e retribuiti periodi di convalescenza e di percepire pensioni d'invalidità.

L'inchiesta era partita dopo che alla Guardia di finanza era stato segnalato che lo psichiatra riceveva somme di denaro durante le visite. Su disposizione del pm Luca Ceccanti, Bonetti è stato filmato per circa 50 giorni, nell'ultima parte del 2016: in questo arco di tempo, secondo quanto appurato dagli investigatori, si sono verificati 18 casi di molestie sessuali verso sue pazienti e per 35 volte gli è stato consegnato del denaro, nella maggior parte dei casi 50 euro. Le indagini sono state svolte con l'uso di telecamere nascoste negli studi ambulatoriali che l'Usl aveva messo a disposizione del sanitario e hanno documentato episodi di violenza sessuale e corruzione nei confronti di pazienti psichiatrici affidati alle sue cure dal Servizio sanitario nazionale.

Il medico, secondo gli inquirenti, ha inoltre abusato della propria funzione consegnando ai pazienti farmaci ospedalieri nella sua disponibilità in ragione del suo servizio e in cambio di denaro.

 

 

pa.ga.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore