Si spera in una ripartenza ma com'è facilmente intuibile per ora sono negativi, i dati dell'economia valdostana. Basti pensare che il Prodotto interno lordo-Pil si è ridotto in Valle d'Aosta nel 2020 di circa il 9%, in linea con la media italiana (8,9%): è questa la stima della società di consulenza finanziaria Prometeia fornita oggi giovedì 24 giugno durante la conferenza stampa di presentazione delle Giornate dell'economia 2021 organizzata dalla sede regionale della Banca d'Italia a Palazzo regionale, cui hanno preso parte Claudia Carnevali per l'ente e il dirigente Dario Ceccarelli per la Regione.
"Gli effetti - ha spiegato Paolo Emilio Mistrulli, vice capo della filiale di Aosta Banca d'Italia di Aosta - sono eterogenei: il turismo (-39,5% di presenze) ha subito di più gli effetti della restrizione e dell'incertezza che la pandemia ha creato sul sistema". Sono stati fatti interventi "rilevanti di sostegno" per imprese e famiglie, riducendo del 2% la caduta di reddito.
Inoltre è aumentata l'incertezza in termini di investimenti e consumi. E' emerso che la Valle d'Aosta rispetto al resto d'Italia è stata per un mese più sottoposta a misure restrittive. Nel 2020 l'export è calato del 19,6%, a fronte di un dato medio nazionale del 9,7%; nei primi del 2021 è cresciuto invece del 5,9% (in Italia del 4,6%). In Valle d'Aosta la ristorazione e gli alberghi incidono sul valore aggiunto due volte la media italiana.
L'occupazione in Valle d'Aosta è calata del 2,4% (ma le ore lavorate sono diminuite del 12,2%), i redditi sono diminuiti dell'1,9% (in Italia del 2,7%). I depositi sono cresciuti del 7,7% (2,7 mld) mentre i consumi sono calati dell'11,7% (è quindi aumentato il risparmio). Il credito al consumo ha subito una flessione dello 0,4%, dopo essere cresciuto del 7,6% nel 2019. I mutui per l'acquisto di abitazioni sono cresciuti dell'1,9% (del 2,4% nel 2019).













