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Zona Franca | 28 maggio 2021, 08:00

L'OPINIONE DI PIETRO VERDUCCI: Caos nel Consorzio pesca non si sa più che pesci pigliare

Domenica 30 maggio 2021 si terranno le elezioni per il rinnovo delle sezioni dei pescatori e dei membri del CdA del Consorzio Regionale Pesca per il quale sono candidato

Pietro Verducci

Pietro Verducci

Vorrei proporre alcune riflessioni tra i pescatori date le imminenti votazioni. I prossimi quattro anni saranno decisivi per non far collassare del tutto un sistema, già in forte debito di ossigeno.

È evidente che la normativa non è stata recepita correttamente se risultano autorizzate delle semine, vedi articolo di un quotidiano locale, in cui una sezione di pesca della Bassa Valle lamenta di aver ricevuto, il 15 aprile 2021, 70.000 trotelle di appena due centimetri da seminare nel Lys. La normativa che pone il divieto alle immissioni di trota fario è del 2 aprile 2020, più di un anno fa. Ritengo quindi sia importante chiarire l’accaduto.

Se il presidente ha autorizzato quelle semine perché non continuare? Se, invece, non si poteva fare, che è successo, quali sarebbero le conseguenze? Quale materiale è stato immesso?

In ogni caso i pescatori avrebbero dovuto essere informati di questa impossibilità di seminare nelle acque valdostane prima dell’inizio della stagione e non dopo avere pagato la licenza di pesca. Altra questione che deve essere approfondita è la dichiarazione pubblica del presidente del Consorzio Pesca riguardo la possibilità di andare in deroga rispetto all’attuale normativa, dichiarazione in cui diceva: “Il Consorzio appena saputo di questa nuova possibilità si è mosso…”.  Ad oggi come il Consorzio Regionale Pesca non ha richiesto nessuna deroga al ministero.

Dopo un anno, solamente il mese scorso, per l’esattezza il 12 aprile 2021, è stato affidato un incarico a esperti ittiologi per la stesura dello studio di analisi del rischio necessario a richiedere di effettuare immissioni di fauna ittica in deroga.

Quindi, come possiamo pensare che ci diano la possibilità di seminare in vista di un adeguamento programmatico se non è stata fatta richiesta?

Un anno buttato via, un anno perso! Altro che muoversi subito! Siamo ancora in fase di produzione della documentazione necessaria.

 Il bilancio del consorzio, da diversi anni, è sempre più in attivo. Quest’anno l’avanzo dovrebbe superare i 300.000 €, l’ultimo dichiarato è di 134.552,39 €. Non so in Italia chi possa vantare tante risorse economiche.

Si sarebbe potuto, per cominciare, come riportato nel mio programma, ridurre il costo della licenza di pesca sino al temine dell’emergenza sanitaria e/o sino a quando non sarà possibile ripopolare i corsi d’acqua valdostani.

Ritengo che la situazione della pesca in Valle d’Aosta sia drammatica, serve un repentino cambio di direzione.

Invito tutti i pescatori a recarsi nelle sezioni di riferimento e votare affinché si possa tornare a ridare vigore alla pesca in Valle d’Aosta.

Pietro Verducci, candidato per la Comunità Montana Monte Emilius

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