Sono tredici le vittime della tragedia avvenuta questa mattina lungo la funivia Stresa-Alpino Mottarone, rimessa in funzione per la ripartenza dopo i duri mesi della pandemia. Una cabina sui cui si trovavano una quindicina i passeggeri è caduta schiantandosi in un bosco.
La fune dell’impianto ha ceduto a 100 metri dall'arrivo, in uno dei punti più alti. Sul posto dalle 12,30 Vigili del fuoco guide del Soccorso alpino e volontari che lavorano febbrilmente per estrarre i corpi dalle lamiere contorte della cabina.
Due pazienti minorenni sono stati elitrasportati a bordo di due eliambulanze in codice rosso all'ospedale Regina Margherita di Torino; uno dei due è arrivato cosciente, ma con un politrauma cranico, toracico, addominale e con fratture agli arti inferiori.
Concitati i soccorsi; un mezzo dei Vigili del fuoco si è ribaltato mentre saliva lungo la strada del Mottarone, non risultano feriti.
Al momento la vetta del Mottarone e il luogo dell'incidente sono irraggiungibili. Tutte le strade infatti sono state interdette al traffico per permettere ai soccorritori di operare il più tempestivamente possibile.
Il Presidente della Regione Piemonte ha raggiunto Stresa
“Siamo sconvolti per l’incidente avvenuto oggi sulla funivia Stresa-Mottarone. Ci stringiamo forte alle famiglie delle vittime e preghiamo per i due bambini feriti con ogni speranza possibile nel cuore. È una tragedia enorme che ci toglie il fiato. La Protezione civile regionale è sul posto per aiutare i soccorsi e dare tutto il proprio sostegno”. Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, in viaggio verso Stresa con il vicepresidente Fabio Carosso e l’assessore ai Trasporti e alla Protezione Civile, Marco Gabusi.