Dopo il caso che fece scalpore nel 2018, quando un 26enne confessò lo stupro della nipote 12enne, ancora una condanna in Valle d'Aosta nei confronti di uno zio violentatore. A subire le brame sessuali di un 40enne (generalità coperte per tutelare la minore) è stata questa volta la nipote di appena sette anni; l'uomo è stato condannato in udienza preliminare in rito abbreviato dal gup di Aosta Davide Paladino a cinque anni di carcere (pena richiesta dal pm Manlio D'Ambrosio); l'accusa era di violenza sessuale, sempre respinta con forza dall'imputato.
La bambina aveva confidato l'accaduto a una compagna di scuola, che a sua volta l'aveva riferito alla propria madre. Così la vicenda è arrivata al dirigente scolastico, che ha contattato i genitori della piccola. La testimonianza della presunta vittima è stata raccolta con un incidente probatorio, durante quindi la fase delle indagini.
Le sue dichiarazioni, unica prova dei fatti, sono risultate credibili dagli inquirenti e quindi poi anche dal giudice. Gli episodi contestati sono due, entrambi avvenuti a casa dello zio, il primo verso l'inizio dell'anno scolastico 2018-2019 e l'altro nella primavera del 2019.