/ CRONACA

CRONACA | 12 marzo 2021, 15:48

Procura e sezione controllo Corte conti 'mirano solo a buona capacità di spesa pubblica'

Il procuratore contabile Massimiliano Atelli

Il procuratore contabile Massimiliano Atelli

Nonostante la pandemia, "abbiamo l'orgoglio di dire che la nostra attività nel 2020 non ha subito sostanziali rallentamenti. Tutti i nostri provvedimenti sono stati puntuali e le nostre funzioni sono state esercitate pienamente". Lo ha detto oggi venerdì 12 marzo durante una conferenza stampa in piazza Roncas ad Aosta il presidente della Sezione di controllo della Corte dei conti per la Valle d'Aosta, Piergiorgio Della Ventura.

"Il nostro programma del 2020 - ha aggiunto - è stato svolto tutto, lo abbiamo portato avanti con adunanze e incontri, spesso da remoto".

Dal canto suo il procuratore regionale della Corte dei conti, Massimiliano Atelli, ha spiegato che "nel corso di un anno difficile come il 2020 ci siamo preoccupati soprattutto di mandare il segnale di un'attenzione a più ambiti diversi, piuttosto che concentrare tutta l'attenzione su un ambito solo. Nel 2021 l'indirizzo sarà diverso, l'idea è di concentrare tutti gli sforzi su vicende di cui si è parlato in Valle d'Aosta, che sono di taglia medio grande".

Durante il 2021, ha anticipato Atelli, è atteso alla procura regionale contabile un secondo magistrato a tempo pieno (dopo che dallo scorso anno era già stato inserito un secondo procuratore, ma a tempo parziale). Guardando all'ambito nazionale, ha detto Atelli, che è anche componente togato dell'organo di autogoverno della magistratura contabile, "non c'è alcuna tensione verso la ricerca di un colpevole qualsiasi o di un colpevole a tutti i costi. L'unica cosa che interessa è la buona capacità di spesa. Servono buone idee, persone capaci oltre che oneste e risultati concreti. La tensione è solo in questa direzione, non c'è davvero alcuna prospettiva altra".

"Pandemia e Recovery Plan - ha spiegato poi Atelli - pongono, con rinnovata forza, il tema della pubblica amministrazione e della sua capacità di riuscire ad essere davvero 'motore di sviluppo' per il Paese. E' perciò necessaria, adesso, anche quella che ieri Roberto Cingolani ha chiamato 'transizione burocratica', perché in un tempo la cui unità di misura - unica - sono i prossimi sei anni, occorrerà prendere le decisioni giuste, rapidamente, con buon senso, perseguendo effetti utili generali di lunga durata. Affinché questo possa accadere occorrono procedure sgravate degli aspetti non strettamente utili all'obiettivo, e un contesto istituzionale che offra - a chi nella pubblica amministrazione deve prendere decisioni importanti - di poter contare su più certezze anticipate".

i.d. - ansa-rava

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore