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Consiglio Valle Comuni | 16 gennaio 2021, 14:24

Conte ter scelta di una classe politica avvitata su stessa

COMUNICAZIONE POLITICA AUTOGESTITA - AZIONE - Per la scarsa attenzione dell’attuale maggioranza alle richieste e alle necessità specifiche delle regioni alpine il Senatore Albert Lanièce non metta a disposizione della possibile nuova maggioranza contiana il seggio valdostano del Senato

Marco Curighetti, coordinatore Azione VdA

Marco Curighetti, coordinatore Azione VdA

Nella serata di giovedì, alla presenza del Senatore Matteo Richetti, si sono riuniti in videoconferenza tutti i Coordinatori dei comitati promotori regionali di Azione. Nel corso di questo incontro si è unanimemente convenuto che la nascita di un eventuale governo “Conte-ter”, non sarebbe che l’ennesima risposta sbagliata data da una classe politica sempre più avvitata su se stessa e distante dalle reali necessità del Paese.

Purtroppo, infatti, mentre l’ipotesi sostenuta a gran voce da Carlo Calenda di un governo di “salute pubblica” guidato da un premier autorevole e stimato internazionalmente, incentrato sulle forze politiche che sostengono in Europa la Von del Leyen quali PD, liberali, Verdi, Forza Italia e la parte più europeista e moderata dei 5 stelle, appare sempre più una chimera, assistiamo al solito teatrino messo in piedi da presunti nuovi e vecchi “responsabili/costruttori”, che poco hanno a che fare con la serietà e la qualità che deve essere messa in campo per affrontare il delicato e drammatico periodo storico che stiamo vivendo.

Per le ragioni politiche esposte e per la scarsa attenzione dell’attuale maggioranza alle richieste e alle necessità specifiche delle regioni alpine, ci auguriamo che il Senatore Albert Lanièce non metta a disposizione della possibile nuova maggioranza contiana il seggio valdostano del Senato (diamo ovviamente per scontato il voto favorevole dell’onorevole Elisa Tripodi alla Camera), prendendo così le distanze dalla demagogia populista che da destra e sinistra sta portando alla rovina del Paese.

Sulla questione alpina rilanciamo, quindi, con forza l’appello lanciato da Antonio Zacchera e da Isabella De Monte, referenti dei settori Turismo e Politiche europee di Azione:

“l’Italia non sia il fanalino di coda europeo nel dare il sostegno al turismo; la stagione invernale è ormai compromessa, per cui occorrono decisioni urgenti e coraggiose ed è indispensabile la definizione di ristori adeguati per l'economia turistica ridotta quasi al lastrico, così come hanno fatto altri Paesi europei. Ci attendiamo, quindi, dal Ministro Franceschini una risposta chiara a tutto il comparto, che comprende gli albergatori, i ristoratori e tutti gli esercenti e commercianti delle località turistiche montane. Poco o nulla si è fatto per il settore del turismo; è arrivato il momento di dire esplicitamente se il Governo intende sostenere l'economia della montagna, già così fortemente provata dalla crisi, o se preferisce guardare altrove"

Coordinamento Azione VdA

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