Una 'mini' alluvione che però ha causato danni ingenti, quella dell'ottobre scorso in Valle d'Aosta.
"Da un'analisi sull'intero territorio regionale la stima dei danni ammonta a circa tre milioni e 94.000 euro per le attività produttive e un milione e 669.000 euro per i beni privati", ha detto oggi l'assessore regionale alle Opere pubbliche, Carlo Marzi, rispondendo in Consiglio Valle ad un'interpellanza sul risarcimento per i danni causati dalle piogge di ottobre 2020 presentata da Erik Lavy (Lega Vda).
"Alcuni tecnici della Protezione civile - ha aggiunto Marzi - la scorsa settimana hanno effettuato dei sopralluoghi nel territorio regionale per concludere l'iter procedurale. Con quest'atto saranno definite le tipologie di beni distrutti o danneggiati e di danni ammissibili a contributo ed i relativi importi percentuali, oscillanti tra il 50% e l'80% a seconda della tipologia. Alla chiusura dello stato di calamità, inoltre, la Regione potrà prevedere misure di aiuto finanziario sia a favore delle attività produttive che per i privati, non cumulabili con gli analoghi interventi statali".
"I consorzi di miglioramento fondiario che hanno riportato danni maggiori - ha concluso l'assessore - sono stati Hone e Pontboset, che avranno priorità nel bando per i contributi per i consorzi in uscita a febbraio-marzo. Per il ripristino dei terreni alluvionati si chiederà il risarcimento danni per calamità naturale in fase di predisposizione".
Ha replicato Lavy: "È importante dare risposte ai cittadini e alle attività coinvolti dalla calamità"