"La principale preoccupazione per noi è che l'animale sia recuperato quanto prima, perchè evidentemente da come si comporta, disorientato e poco attento ai pericoli, è da tempo che si è allontanato dal branco e deve aver perso le sue capacità predatorie, pertanto è vulnerabile".
Commenta così Riccardo Orusa, responsabile dell'istituto Zooprofilattico Sperimentale della Valle d'Aosta, i recenti avvistamenti di un lupo grigio alle porte di Aosta: più di un automobilista lo ha visto e fotografato (c'è anche un video) in zona Croix Noire, chi addirittura sostiene di averlo avvistato nei pressi del Ponte Romano la sera in cui nevicava e non c'era un'anima viva per strada.
"Se lo vedete e siete a piedi state a distanza ma non dovete temere per la vostra incolumità - spiega Orusa - perchè il lupo non attacca l'uomo, per lui non siamo prede ma un pericolo da cui scappare. Se lo avvistate dalla vostra auto, non puntategli i fari contro, non spaventatelo. Piuttosto allertate subito il 112 fornendo tutte le indicazioni possibili per il recupero".
Il coprifuoco ha probabilmente influito sull'avvicinamento dei predatori al fondovalle; diverse le segnalazioni, il 30 dicembre un valdostano ha filmato e postato su Youtube un branco di lupi nella neve