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AMBIENTE | 13 agosto 2020, 10:10

Per glaciologo 'effetto Rigopiano da impatto ghiacciaio Planpincieux'

Per glaciologo  'effetto Rigopiano da impatto ghiacciaio Planpincieux'

"Le pressioni eccezionali tipo quelle di Rigopiano", dove il 18 gennaio 2017 una valanga investì un albergo, facendo 29 vittime, "sarebbero caratteristiche della zona centrale dell'impatto" in caso di crollo a valle del blocco da 500 mila metri cubi del ghiacciaio di Planpincieux. Lo ha detto il glaciologo di Fondazione montagna sicura Fabrizio Troilo in un video del Comune di Courmayeur, illustrando la simulazione dell'istituto per lo studio della neve e delle valanghe Slf di Davos, alla base dell'allerta scattata tra il 5 e il 9 agosto in Val Ferret e rientrata lunedì 10.

"La simulazione - ha aggiunto - ha individuato un perimetro rosso all'interno del quale le pressioni sono tali da determinare un'evacuazione della zona. Le pressioni nelle zone centrali sono tali da distruggere dei fabbricati". Per un "impatto del genere" sulla "zona azzurra, più esterna, tra uno e dieci kilopascal, si parla di pressioni che possono far saltare finestre, infissi, tetti dalle case: le conseguenze di impatti del genere sono facilmente visibili su esempi storici di valanghe".

Illustrando la mappa della zona potenzialmente interessata dal crollo in base alla simulazione, il glaciologo Fabrizio Troilo ha aggiunto: "Da qui quindi la zonazione che prende in considerazione anche tutta un'area esterna dove ci sarebbe l'impatto di un aerosol, di un soffio di valanga analogo a quello che si sviluppa nelle valanghe invernali. L'indicazione in tale zona è quella di un coprifuoco, tuttavia per motivi logistici ed organizzativi è stata decisa l'evacuazione dal Comune in via precauzionale anche dei fabbricati in zona gialla".

Rispetto all'allerta scattata nel settembre 2019, ha detto Troilo, "purtroppo ci siamo trovati quest'anno con un volume potenzialmente instabile praticamente doppio rispetto a quello dell'altr'anno. E l'Slf di Davos è riuscito ad inviarci in extremis un estratto proprio della simulazione da 500 mila metri cubi poiché il report definitivo di aggiornamento non è ancora pronto, finalizzato e consegnato alla Fondazione montagna sicura. Tuttavia ci hanno consegnato una mappatura finalizzata dell'evento simulato da 500 mila metri cubi con la relativa zonazione, che l'Slf produce sempre quando produce un rapporto del genere, nella quale individua zone in cui le pressioni di impatto mettono potenzialmente a rischio la popolazione e altre al di fuori delle quali invece non si hanno conseguenze".

i.d. - ansa-rava

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