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Consiglio Valle Comuni | 17 giugno 2020, 12:43

Pays d’Aoste Souverain non è un taxi

VIDEO - COMUNICAZIONE POLITICA AUTOGESTITA

Pays d’Aoste Souverain non è un taxi

Pays d’Aoste Souverain, vista l’attuale situazione critica per la Vallée d’Aoste, con  rispetto verso quella che dovrebbe essere l’istituzione più importante, ossia il  consiglio regionale ha fatto un appello a tutti i consiglieri regionali facendo notare  che stavano seguendo una strada sbagliata e invitandoli a lavorare con PAS per il  bene della Vallée d’Aoste.

Con senso civico e gentilezza alcuni hanno risposto:  una rappresentante di Stella Alpina, la quale ci ha segnalato che sostanzialmente  non si riconosceva nei nostri ideali, tre rappresentanti della Lega i quali ci hanno  segnalato che stanno bene a fianco di Salvini, probabilmente sono più preoccupati  per la crescita della melini a livello nazionale che per la Vallée d’Aoste e infine un  consigliere, che per onestà morale non cito né nome né gruppo politico, ma che in  breve tempo ha già peregrinato in più partiti, in quale sarebbe stato potenzialmente  disponibile a collaborare noi, tanto partito in più o partito in meno... 

Tutti gli altri, dopo uno sbigottimento iniziale... alla domanda “intendete lavorare  per il bene della Vallée d’Aoste?” hanno reagito iniziato i soliti giochini politici:  passaggi da un partito all’altro, scambio di poltrone pur di mantenerle, etc. tutti  manovrati da con piccoli logori capetti esterni che cercano di tirare le fila. Per altri  consiglieri la preoccupazione maggiore è sapere cosa faranno la Rini e Rollandin... 

Tuttociò fregandosene di cosa accade nel mondo reale: operatori turistici che non  sanno come affrontare l’estate, nessuna programmazione per la prossima stagione  invernale, aziende agricole che stanno chiudendo perché non ricevono fondi dovuti  da anni, lavori pubblici bloccati per mancanza di programmazione, edilizia privata  bloccata dalla burocrazia, Sindaci che devono fare gli equilibristi per chiudere i  bilanci perché non sanno nulla dei riparti regionali, i consultori sanitari chiusi nelle  valli, gli insegnanti e soprattutto gli alunni che non sanno come riprenderà la  scuola d’autunno, insegnanti fondamentalmente precari da anni etc... solo per fare  alcuni esempi!

Gli stessi consiglieri che dicono a noi: “ma voi dite solo cose che la gente vuol  sentirsi dire... poi qual è il vostro programma...” è proprio questo il punto: noi  ascoltiamo cosa dice la gente, quali sono le loro esigenze! Il programma non  dobbiamo farcelo scrivere da qualcun altro: il programma ce lo fa la gente, sono  loro a darci le indicazioni chiare!

Comunque noi, mentre voi bisticciate per le  poltrone, ci stiamo preparando per le elezioni e finalmente sarà la gente a  governare! Il primo passo verso l’indipendenza sarà ridare valore agli interessi tutti  i valdostani ! 

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