La paziente 60enne aveva un'arteria pericolosamente dilatata ed era in pericolo di vita; occorreva un intervento chirurgico 'tradizionale' ovvero invasivo e l'unico medico in quel momento in grado di eseguirlo era a casa in quarantena perché positivo al Covid-19.
La vicenda è accaduta nei giorni scorsi all'ospedale di Aosta e, come scrive oggi La Stampa, ha avuto esito felice. Di fronte all'emergenza e all'urgenza di effettuare l'intervento, valutate le possibili soluzioni il direttore della Usl VdA, Pier Eugenio Nebiolo e il coordinatore dell'emergenza sanitaria Coronavirus, Luca Montagnani, hanno deciso di far intervenire il medico in quarantena, Gianluca Iob, primario di Chirurgia vascolare.
Nei giorni scorsi i test sui tamponi effettuati nei primi giorni di aprile avevano dato esito 'debolmente positivo', ha spiegato Montagnani, ovvero il medico era quasi asintomatico e perfettamente in grado di operare. E' stata scelta una sala chirurgica 'a pressione negativa', strutturata per impedire il ricircolo esterno dell'aria e quindi evitare la dispesione di batteri e agenti patogeni.
L'intervento è durato alcune ore e si è risolto con successo; alla paziente è stato eliminato il pericolo aneurisma, poi è stato fatto subito il tampone, che è risultato negativo. Da giovedì scorso il dottor Iob può considersi guarito: sia il primo che il secondo tampone di verifica hanno dato esito negativo al Covid-19.












