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Consiglio Valle Comuni | 20 dicembre 2019, 22:57

In Consiglio Valle è andata in scena la morte della politica

Emily Rini e Claudio Restano limitano i danni e tolgono il Consiglio dall’onta della mancata convalida degli eletti dei quattro consiglieri che hanno sostituito i dimissionari perché coinvolti nell’inchiesta sulla scambio di voti

Emily Rini, determinante per la surroga dei nuovi consiglieri

Emily Rini, determinante per la surroga dei nuovi consiglieri

È veramente paradossale che si discuta tutto il pomeriggio su delle cose su cui si dovrebbe solo prendere atto. In caso contrario se veramente fosse prerogativa del Consiglio dire sì o no alla elezione dei consiglieri, nella prima seduta quando si convalidano gli eletti una maggioranza potrebbe non convalidare gli eletti della minoranza. Che squallido spettacolo oggi in Place Deffeyes.

I Martiri della resistenza ed i Padri dell’Autonomia si saranno rivoltati nella tomba nel vedere lo scempio di quella che dovrebbe essere la più alta Istituzione della Petite Patrie; il Consiglio Valle.

Claudio Restano

E se la Regione Autonoma Valle d’Aosta non precipiterà nel baratro dell’esercizio provvisorio, eventualità che costituirebbe una vera e propria sciagura per cittadini, professionisti, imprese ed enti locali valdostani, almeno in parte lo si dovrà sicuramente al senso di responsabilità dimostrato verso la comunità valdostana dalla Presidente del Consiglio regionale, Emily Rini, e da Claudio Restano del Gruppo Misto. Infatti, con i soli voti oggi a disposizione di quel che resta della maggioranza regionale, il Bilancio non sarebbe mai nemmeno approdato in aula per la sua discussione, decretando la paralisi amministrativa della Regione.

Senza il via libera oggi alla surroga dei quattro consiglieri regionali dimissionari: Alessia Favre, Carlo Marzi, Luisa Trione ed Erik Lavevaz che hanno preso il posto di Laurent Viérin, Antonio Fosson, Stefano Borrello e Luca Bianchi, non ci sarebbe stata infatti la ricostituzione del plenum del Consiglio regionale della Valle d’Aosta. Il plenum, infatti, è passato con il minimo sindacale dei voti favorevoli: 16 - Alliance Valdôtaine, Union Valdôtaine, Stella Alpina, Rete Civica, Rini e Restano. Senza la ricostituzione del plenum del Consiglio Valle, la legge finanziaria regionale il prossimo 27 dicembre non sarebbe potuta approdare in Consiglio nemmeno per la sua discussione.

Un passaggio, quest’ultimo, che la Presidente Rini ha voluto fosse ben chiaro a tutti gli eletti. E lo ha fatto prendendo la parola dagli scranni del Consiglio e non dal seggio della Presidenza. Emily Rini, con il suo intervento, ha scosso l’aula richiamando tutti al proprio senso di responsabilità verso i valdostani, anche coloro che, pur auspicando l’approvazione del Bilancio entro fine anno, si sono poi di fatto sconfessati, astenendosi proprio sulla surroga.

E ora aspettiamo la nuova sceneggiata sul bilancio che sarà discusso venerdì 27 che si ricorda san Giovanni evangelista. La speranza è che qualche consigliere si legga l’opera di una delle figure di spicco fra i discepoli di Gesù, autore del quarto Vangelo, testo caratterizzato da un linguaggio teologico molto raffinato, nonostante Giovanni fosse un pescatore. Ecco! Chissà che anche i Consiglieri inizino a usare un linguaggio confacente a chi siede nella più alta Istituzione della Petite Patrie; Il Consiglio Valle.

piero.minuzzo@gmail.com

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