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ATTUALITÀ | 25 novembre 2019, 05:00

La Valle d'Aosta all'unisono dice no alla violenza sulle donne

La Valle d'Aosta all'unisono dice no alla violenza sulle donne

La Valle d’Aosta dice non alla violenza sulle donne Decine di manifestazioni in tutta la Valle sono la testimonianza dell’impegno dei valdostani nel contrastare la violenza sulle donne e di genere. Convegni, dibattiti, incontri, tutto per celebrare la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne che per la prima volta, fu istituita il 17 dicembre 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Da allora, rappresenta il momento più importante dell’anno per parlare, informare e sensibilizzare su questo grave problema. Che riguarda tutti i Paesi del mondo. La violenza sulle donne ha molti volti; dai reati come la violenza fisica a quella sessuale, lo stupro, senza dimenticare la violenza psicologica. In Italia e nel mondo subisce violenza, mediamente, una donna su tre dai 15 anni in su.

Il timore della violenza è confermato dal dato secondo il quale il 53% di donne in tutta l’Unione Europea afferma di evitare determinati luoghi o situazioni per paura di essere aggredita. Un atto di violenza contro le donne può accadere ovunque: dentro le mura domestiche, sul posto di lavoro, per strada.

Sono spesso i partner o gli ex partner a commettere gli atti più gravi: in Italia sono, infatti, responsabili del 62,7% degli stupri. Una lunga scia di violenza che può culminare con l’estrema conseguenza: il femminicidio. Nel 38% dei casi di omicidi di donne, il responsabile è, ancora una volta, il partner.

Oltre alle tante Panchine rosse posizionate in tanti comuni, oggi si conclude, ad Aosta, lungo i portici di Aosta ed in piazza Roncas la tre giorni di VivaVittoria voluta dall’assessore comunale di Aosta, Luca Girasole. Per mesi volontarie e volontari hanno realizzato quadrettini che poi sono stati uniti per formare delle coperte messe in vendita ed il ricavato è destinato sono alle iniziative per contrastare la violenza sulle donne.

Ma il 25 novembre deve continuare per i prossimi 365 giorni e per i prossimi anni. Ogni giorno dobbiamo lavorare per liberare le donne dalla violenza in ogni forma. Dobbiamo educare al rispetto della persona e dei diritti delle donne, contrastare gli stereotipi di genere che sono alla base di una visione errata di donne e uomini nella società.

Ricordando che è "violenza contro le donne" ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà. Così recita l'art 1 della dichiarazione Onu sull’eliminazione della violenza contro le donne.

pi.mi.

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