Forse alcuni si ricorderanno le adunate propagandistiche, da regime, organizzate per promuovere lo sfavillante miraggio di una montagna di denaro che sarebbe dovuta cadere su Ayas dalle cabine di un’insensata linea funiviaria nel Vallone delle Cime Bianche.
Ora che quell’illusione sta progressivamente svanendo, le decisioni sul futuro degli impianti e dell’offerta turistica di Ayas sono assunte dalla società Monterosa in gran segreto, senza alcun confronto con la comunità, in un clima in cui molti tacciono per timore di ritorsioni nei confronti di un familiare che svolge qualche attività attinente “le funivie”.
Cime Bianche – DOCFAP (Documento di fattibilità delle alternative progettuali)
Dalla relazione al bilancio della società Monterosa al 30 giugno 2025 apprendiamo che:
“…i Consigli di Amministrazione delle società Monterosa S.p.A. e Cervino S.p.A. hanno approvato il Documento di fattibilità delle alternative progettuali (DOCFAP), individuando la soluzione di collegamento ritenuta più idonea tra quelle analizzate”.
Nessuna dichiarazione pubblica, nessun comunicato ufficiale, per una decisione che vorrebbe avviare un iter autorizzativo non consentito dalla normativa vigente. Il documento deve essere reso immediatamente pubblico.
Sostituzione impianti Belvedere/Ciarcerio e Mandria
Senza alcun confronto con la comunità di Ayas, e con sorpresa persino tra gli addetti ai lavori, la società Monterosa intende sostituire la seggiovia Belvedere/Ciarcerio mantenendo gli attuali attestamenti, rinunciando a un minimo prolungamento lato Frachey fino a Campo Base, arrivo della seggiovia della Mandria.
Una scelta che penalizza fortemente gli sciatori provenienti dal Crest e diretti verso Gressoney. Nei bar di Champoluc si mormora che l’obiettivo “NON sia favorire il collegamento intervallivo, bensì concentrare la fruizione sulle piste di Frachey.” La società chiarisca pubblicamente le motivazioni di tale scelta.
I colossi del Crest
Su richiesta della Monterosa, con il pretesto di promuovere la pastorizia e l’uso della cabinovia nelle mezze stagioni, la Giunta regionale ha finanziato l’installazione di scivoli giganteschi a forma di Fontina, mucca e bidone del latte, destinati a bambini fino a 12 anni.
Strutture alte tra i 5 e gli 8 metri, dal costo complessivo di oltre 1 milione di euro. Un investimento colossale che va nella direzione di trasformare sempre di più la montagna in un parco giochi artificiale a pagamento, mentre con poche migliaia di euro si potrebbero valorizzare le peculiarità autentiche dei villaggi Walser di Soussun, Crest, Frantze e Cunéaz, in ogni stagione. Un progetto assurdo, da accantonare.
L’amministratore delegato di Monterosa S.p.A., società partecipata al 94,57%, dovrebbe sapersi confrontare non solo con il presidente della società — cioè con se stesso — ma con la comunità di Ayas e con l’intera comunità valdostana che, di fatto, paga.
Che il Natale e l’anno nuovo portino finalmente un po' di trasparenza, ascolto e rispetto.
Ayas, 23 dicembre 2025
Il Referente Marcello Dondeynaz (335 5412512) . La Tesoriera Lorenza Collé (333 2045797)












