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CRONACA | 14 novembre 2019, 10:54

Mensa dei Poveri, GdF arresta Lara Comi, Paolo Orrigoni e Giuseppe Zingale

L'imprenditore e consigliere comunale varesino e l'ex deputata si trovano ai domiciliari. Lara Comi molto nota in Valle per le sue frequanto apparizioni nelle campagne elettorali

Lara Comi con Silvio Berlusconi

Lara Comi con Silvio Berlusconi

Mensa dei poveri, arrestati l'ex parlamentare di Forza Italia Lara Comi, il consigliere comunale di Varese e imprenditore Paolo Orrigoni, proprietario della catena Tigros, e Giuseppe Zingale, ex direttore dell'Agenzia per il lavoro Afol. Comi e Orrigoni si trovano ai domiciliari. A riportare i loro nomi è stata l'agenzia Ansa in seguito a una comunicazione da parte della Guardia di Finanza. 

Finanzieri del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Milano e della Compagnia di Busto Arsizio stanno eseguendo, nella provincia di Varese, un’ordinanza con la quale il gip del Tribunale di Milano ha applicato ad ulteriori tre persone - Comi, Orrigoni e Zingale, appunto - le misure cautelari personali della custodia in carcere, per una di esse (Zingale), e degli arresti domiciliari, per le restanti due (Comi e Orrigoni).  

Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Milano - Direzione Distrettuale Antimafia e condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano e dalla Compagnia di Busto Arsizio, dopo l’esecuzione di 43 provvedimenti di limitazione della libertà personale eseguiti il 7 maggio scorso, hanno fatto emergere ulteriori delitti di corruzione, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche e illecito finanziamento ai partiti e ai politici, realizzato da amministratori locali, imprese e professionisti a vario titolo coinvolti nell’indebito drenaggio di risorse pubbliche di società e enti a partecipazione pubblica.

Strumentali al raggiungimento di detti scopi illeciti si sono rivelati il ricorso a false fatturazioni tra imprese, l’attribuzione - da parte di società pubbliche - di incarichi di consulenza fittizi o inutili o solo formali, a fattor comune utilizzati per occultare il pagamento del prezzo della corruzione per ottenere favori nelle procedure amministrative.

Per saperne di più

red. cro.

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