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CRONACA | 02 maggio 2019, 13:10

Cassiano Treboud condannato a un anno e otto mesi di carcere per tentata estorsione al sindaco di Valtournenche

Il pm Francesco Pizzato e, di spalle, Cassiano Treboud

Il pm Francesco Pizzato e, di spalle, Cassiano Treboud

Il gup del Tribunale di Aosta Davide Paladino ha condannato a un anno e otto mesi di carcere  Cassiano Treboud, di 44 anni, allevatore di La Salle, accusato di tentata estorsione ai danni del sindaco di Valtournenche, Jean-Antoine Maquignaz. Il pm Francesco Pizzato aveva chiesto tre anni, otto mesi e 15 giorni, oltre a 1.400 euro di multa.

In base alle indagini dei carabinieri della Compagnia di Chatillon/Saint-Vincent, lo scorso 25 agosto Maquignaz era stato contattato telefonicamente da uno sconosciuto che pretendeva da lui 30 mila euro. Con forte accento del sud, l'uomo aveva detto di chiamarsi Lorusso - nome ovviamente inventato - e di parlare per conto di una ditta che aveva costruito una stalla per l'allevatore di La Salle Vilmo Bizel e che questi doveva ancora saldare il conto di 30.000 euro; cifra che, stando all'anonimo estorsore, lo stesso Maquignaz doveva a Bizel. Quindi tanto valeva che il sindaco desse i soldi a loro. 

Maquignaz preoccupato aveva subito contattato lo stesso Bizel, che lo aveva rassicurato sulla totale infondatezza di quel debito e sul fatto di non aver alcunché da pretendere dal sindaco di Valtournenche; poi si era rivolto ai carabinieri della Compagnia di Chatillon/Saint-Vincent spiegando l'accaduto. In quei giorni, i militari dell'Arma erano molto attenti a quanto accadeva nella vallata all'ombra del Cervino e stavano ascoltando diverse utenze telefoniche nell'ambito dell'inchiesta 'Do ut des' su un presunto 'giro' di tangenti e corruzione nella Valtournenche, che tre mesi dopo avrebbe portato agli arresti del capo ufficio tecnico comunale, Fabio Chiavazza e di altri indagati.

Non ci misero dunque molto a ricostruire il tentativo di estorsione e soprattutto a individuare il responsabile in Cassiano Treboud, allevatore di La Salle già condannato per il possesso illecito di dinamite.

Non è stato individuato lo sconosciuto dall'accento meridionale autore della telefonata; nemmeno è stato chiarito per quale motivo sia stato scelto Maquignaz come 'vittima designata', ma è certo che 'dietro' il telefonista ci fosse Treboud che, inoltre, abita e lavora vicino alla stalla di Vilmo Bizel ed è a conoscenza dei rapporti di quest'ultimo con Jean Antoine Maquignaz. 

"Dopo la telefonata mi sono chiesto cosa potessi aver fatto nella vita per avere fatto dei danni a qualcuno - aveva detto il sindaco di Valtournenche ai carabinieri -  e mi è venuto in mente che non ho riconfermato Chiavazza come capo ufficio tecnico. Su dui lui c'era un vociare non bello". Eventuali rapporti tra Treboud e Chiavazza però, al momento, non sono stati accertati.Treboud era difeso dall'avvocato Andrea Urbica del foro di Aosta.

p.g.

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