L'incontro con il territorio vuole essere un momento di approfondimento del ruolo e dell’importanza che i delicati ambienti - le zone umide- rivestono in generale nel mondo e in particolare in Valle d’Aosta, per la tutela della biodiversità.
Molte riserve naturali sono zone umide, così come molti siti della rete ecologica Natura 2000: si tratta di laghi, stagni e torbiere che si incontrano quando si visitano le valli valdostane.
L’incontro con il pubblico offre dunque l’opportunità di entrare in un mondo, piccolo per dimensione, ma grande per importanza naturalistica, ma in costante pericolo.
Albert Chatrian, assessore all’Ambiente (nella foto), ha evidenziato che "purtroppo la maggior parte delle zone umide sono scomparse a causa dell’urbanizzazione e delle bonifiche dei terreni a scopo agricolo. La tutela di queste aree da parte dell’Amministrazione pubblica diventa dunque un dovere anche per seguire le direttive e gli indirizzi dell’Unione Europea e per sostenere le iniziative delle associazioni come Legambiente, nate proprio allo scopo di sollecitare gli enti pubblici e i privati cittadini a porre attenzione al loro rispetto".
L’amministrazione regionale è sempre stata parte attiva nel garantire un’adeguata salvaguardia di delicati ambienti, così come nel promuovere la ricerca scientifica e la conoscenza, attraverso progetti didattici e attività divulgative.












