Sempre più frequenti in Valle le missioni di soccorso notturne dell'elicottero della Protezione civile. Non sono esenti da rischi, ovviamente, e il Comitato di Pilotaggio della Centrale Unica del Soccorso-CUS ha definito una nuova procedura per l’attivazione dell’elicottero in volo notturno per effettuare interventi di soccorso sanitario urgente nelle aree dislocate nei Comuni di Ayas, Bionaz, Chamois, Cogne, Courmayeur, Etroubles, Gressoney-Saint-Jean, La-Thuile, Valsavarenche e Valtournenche (Breuil-Cervinia). Il Comitato è una struttura concepita per l’organizzazione di un sistema integrato per il coordinamento dei cinque principali enti dell’emergenza presenti sul territorio valdostano (Protezione civile, Soccorso sanitario 118, Soccorso Alpino Valdostano, Corpo Forestale della Valle d’Aosta, Corpo valdostano dei Vigili del Fuoco).
La procedura, che rientra nel quadro di un accordo siglato con la Regione Piemonte, impegna i sindaci dei Comuni coinvolti, informati dell’intervento necessario dalla CUS, ad attivare il locale distaccamento dei Vigili del fuoco volontari, che, raggiunta l'area di atterraggio individuata, verifica che l'area sia sgombra da persone, animali e cose, mette in esercizio l'impianto di illuminazione dell’area, rendendo accessibile l’area ai veicoli di soccorso via terra, comunicando all’Operatore di Protezione civile presente in CUS l’agibilità dell’area di atterraggio.
"Il Servizio sanitario di emergenza con elicottero – spiega il Presidente della Giunta, Antonio Fosson - permette di abbattere i tempi di trasporto dei malati e di migliorare la qualità dell'assistenza, soprattutto per le patologie tempo dipendenti come l'infarto, l'ictus e il trauma maggiore, per le quali l'efficacia delle cure è legata indissolubilmente alla rapidità dell'intervento".
L'elisoccorso inoltre garantisce equità di accesso e ottimizzazione dell'assistenza sanitaria anche a pazienti critici residenti in aree isolate o comunque caratterizzate da lunghi tempi di percorrenza con altri mezzi di trasporto.
"Per la Valle d’Aosta - conclude Fosson - l’adozione di questa nuova procedura è un ulteriore passo avanti per gli interventi di emergenza e di soccorso in montagna, che già rappresentano un’eccellenza del sistema locale di protezione civile."













