Se la cosa non fosse seria la proposta del sindaco di Saint Denis potrebbe essere la trama di un film dei fratelli Guido e Ciccio De Regeche rappresentano il più celebre duo comico di avanspettacolo, consegnato alla storia non tanto dai pochi documenti rimasti, quanto dai ricordi di chi li conobbe e a loro si ispirò: da Eduardo De Filippo a Federico Fellini.
Dopo aver assistito senza muovere dito alla chiusura del negozio di alimentari comunale, rifiutando qualsiasi confronto con la popolazione ed il gruppo dei dissenzienti: Iole Bich (nella foto), Guido Theodule, Igor Contoz, Rosy Falletti e Guido Theodule, che pure avevano delle proposte concrete.
“Abbiamo manifestato la necessità di approfondire la questione già a metà anno visto che a bilancio la giunta a iscritto le risorse per integrare il negozio con angolo bar; ma nulla di concreto é scaturito in quella riunione”.
Ma i dissenzienti hanno tenuto sotto la lente il problema e l’11 novembre hanno presentato una mozione, mentre il 15 dicembre hanno presentato un’interpellanza in cui manifestano grande preoccupazione per il futuro dell'épicerie in quanto a fine dell'anno scade il contratto con l'attuale gestore. Oggi ribadiscono: “Non abbiamo ricevuto nessuna risposta da parte del sindaco, né in termini di telefonate, né lettere interlocutorie e tantomeno, tenuto conto del tenore della mozione e della interrogazione la convocazione urgente del Consiglio”.
Ma non è vero. Il sindaco Franco Thiebat la sua idea per risolvere il problema l’ha ben chiara. Tanto che ha fatto sapere urbi et orbi che è disponibile organizzare un autobus che tutti i lunedì partirà dalla piazza del paese per portare i saint desinots al mercato di Chatillon, come una sorta di gita premio.
Come dire che chi abita a Saint Denis deve fare provviste una volta alla settimana e fare razioni settimanali. Ma il sindaco va oltre. Si è detto disposto di mettere a disposizione un servizio per la fornitura del pane. Ma non ha detto come e chi pagherà. Nulla di tutti i suoi propositi ha portato all’esame del Consiglio comunale.
Pare proprio che a Saint Denis si stia celebrando la morte delle politiche che un tempo hanno segnato la strada del Comune per evitare lo spopolamento e renderlo energeticamente autosufficiente.
Non per nulla a chiude il negozio che per anni è stato anche un punto di aggregazione sociale.












