La mancata ripresa dei lavori per il completamento della variante della strada statale 27, nei comuni di Etroubles e Saint Oyen, agita le organizzazioni sindacali del settore edile della Valle d'Aosta.
"Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per la mancata definizione in tempi rapidi, delle problematiche che hanno portato a questa situazione di stallo", si legge in una nota congiunta di Feneal/Uil, Filca/Cisl, Fillea/Cgil e Savt costruzioni - è necessario ed urgente che le parti interessate e le istituzioni locali si siedano ad un tavolo per cercare insieme una soluzione quanto mai rapida alla questione, perché non si può lasciare ferma per anni una opera pubblica necessaria per la sicurezza degli utenti della Statale 27".
Secondo i sindacati, "lasciare fermo il cantiere per troppo tempo significa portare a deterioramento le infrastrutture già ultimate, ritardare la ripresa dei lavori significa lasciare ancora a casa le decine di operai, impiegati e tecnici, i quali devono ancora percepire una parte di salario".
La vicenda riguarda la crisi dell'impresa Lauro Spa, aggiudicataria dell'appalto, ed è ora in attesa della sentenza del Tribunale per il riconoscimento del Concordato preventivo. Nel febbraio scorso l'assessore regionale alle Opere pubbliche, Mauro Baccega, aveva assicurato sulla questione "grande attenzione da parte del Governo regionale, soprattutto per i rischi occupazionali derivanti dalla chiusura del cantiere. Continuiamo a lavorare perché l’opera sia completata in tempi ragionevoli”.
L'impegno dell'assessore però non era bastato a impedire il licenziamento, a maggio, di 34 lavoratori dell'impresa Lauro.
Ad oggi non è ancora dato sapere quando riprenderanno i lavori e quindi nemmeno i tempi di completamento della variante, commissionata dall'Anas. Al momento in cantiere è rimasto un solo operaio che si occupa della manutenzione ordinaria.