L’Uvp ha iniziato il tor che la porterà dentro il governo della Regione. Venerdì ha incontrato i partner di opposizione ed i futuri compagni di maggioranza. Ora deve aspettare le loro mosse.
Nel frattempo, per metterla in termini ciclistici, l’Uvp è all’inseguimento del Pd, che ha aperto la strada per allargare la maggioranza, ma al tempo stesso non è disposta ad aspettare nessuno.
Infatti quando l’Uvp ha proposto a Alpe, alcuni mesi fa, di fare gruppo unico, i galletti hanno preso tempo. Oggi che Alpe propone la stessa cosa l’Uvp non parre più interessata, anche perché vuole vedere davvero le carte degli altri e andare fino in fondo al suo progetto di rilancio dell’autonomia valdostana e dell’economia che langue.
Stella alpina sta facendo elastico che tenere a distanza gli inseguitori e mantenere la testa del gruppo. Il Pd è pronto a lasciare che l’Uvp si metta alla ruota, Alpe evita di tirare in attesa di vedere cosa fanno le altre squadre. L’Uv ha già imbastito il treno per tirare la volata all’Uvp dentro il governo. L’inattesa strategia unionista ha spiazzato la Stella alpina che deve fare i conti con i troppi capitani che ha in squadra e fa affidamento alla salita congressuale del 7 maggio che si preannuncia durissima sul piano organizzativo ma scontato sul piano politico.
Infatti è scontata la confermata alla presidenza di Maurizio Martin, che con la saggezza dei campagnards è riuscito a tenere assieme i tanti corpi e le poche teste. Mentre il candidato principe alla segreteria è Ronny Borbey, sindaco di Charvensod che può portare una ventata di rinnovamento e di energia pulita, ancorché nella continuità politica assicurata dalla conferna di Martin.
Rinnovamento e energia pulita è ciò che chiede la base. Sono tanti quelli che aspettano l’esito congressuale per decidere se rinnovare la tessera o no. Tra questi anche André Laniece intenzionato, comunque, a chiudere con la politicia. Da qualche tempo a questa parte è evidente, per molti, lo scollamento tra base e gruppo del Consiglio Valle, Gruppo consiglio Valle e movimento.
Sul piano organizzativo la salita del congresso sarà davvero impegnativa. Marco Vierin si sta attrezzando in caso dovesse cedere la presidenza del Consiglio all’Uvp. Non vuole, infatti, tornare sui banchi del Consiglio. Pare che abbia già preso la mira per tornare all’assessorato dei Lavori Pubblici ben condotto da Mauro Baccega che ha contribuito a portare nuova linfa nel movimento. Un’impresa, quella di Marco Vierin, impossibile da realizzare per tanti motivi.
Quindi, alla fine, quello della Stella alpina del 7 maggio a Pollein sarà un congresso unitario anche se ci sarà chi masticherà amaro con l’ingresso dell’Uvp in maggioranza. L’appuntamento previsto in occasione dell’assestamento di bilancio che sarà anche l’occasione per presentare ai valdostani il programma di fine legislatura.
Percorso chiuso.





