“Tre tombe di epoca romana sono state rinvenute in questi giorni nel cantiere di scavo per il teleriscaldamento in via Lys ad Aosta. Si tratta di una scoperta estremamente interessante sul piano storico-archeologico”.
E' quasi emozionato Gaetano De Gattis, direttore dell'Ufficio restauro e valorizzazione beni archeologici della Regione: Sepolta da millenni una necropoli romana è venuta alla luce questa settimana, dal sottosuolo di Aosta, durante gli scavi di Telcha per la posa della rete di teleriscaldamento in via Lys, angolo corso Battaglione.
“La zona è quella dove sorgeva la Porta Decumana a ovest di Augusta Praetoria – spiega De Gattis – e generalmente nelle città romane le necropoli si trovavano proprio all'uscita delle Porte. Parliamo di tombe di epoca Augustea, ovvero della prima metà del 1° Secolo dopo Cristo. Nel lato di via Lys opposto a quello interessato dagli scavi di Telcha, nel 1930 erano già stati rinvenuti reperti funerari, ma il ritrovamento di questi giorni è del tutto particolare: basti pensare che sono venuti un luce oggetti di un corredo funebre in vetro, come uno specchio scoperto proprio sotto un'urna cineraria di ottima fattura e in buono stato di conservazione”.
La tipologia del corredo lascia supporre che si tratti di una necropoli femminile, per donne appartenenti a famiglie di alto ceto. “Ora lo scavo procede con l'assistenza degli archeologi – spiega De Gattis -e sono iniziati gli studi per accertare con la maggiore precisione possibile la natura dei reperti e la tipologia della necropoli rinvenuta: siamo solo agli inizi della ricerca”. In questi giorni sarà eseguito anche il microscavo dell'urna cineraria, che è piena di terra.