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CRONACA | 18 giugno 2015, 16:58

GIUSTIZIA: Assolti tre cacciatori accusati di possedere gps illegali

GIUSTIZIA: Assolti tre cacciatori accusati di possedere gps illegali

Per il pm Luca Ceccanti, così come per il giudice Davide Paladino, “il fatto non sussiste” e dunque con questa formula sono stati assolti tre cacciatori che erano stati rinviati a giudizio per il reato di “installazione di apparecchiature atte a intercettare comunicazioni telefoniche”.

Si tratta di Agostino e Luca Franceschini, di 67 e 40 anni e di Renato Romagnoli (66). Le indagini erano state condotte dalla Direzione distrettuale antimafia di Torino, competente sulla tipologia del reato. Lo scorso 9 gennaio, su ordine della Dda, agenti del Corpo forestale avevano bloccato i tre cacciatori durante una battuta di caccia in media valle. Agli inquirenti risultava che avessero installato sui collari dei loro cani da caccia dei dispositivi gps in grado di captare e intercettare comunicazioni del ministero della Difesa.

Le seguenti indagini rivelarono che alcun dispositivo o strumento gps era stato applicato né sui cani né altrove dai cacciatori, ma la procura della Dda aveva comunque richiesto e ottenuto il rinvio a giudizio. In aula, oggi, il pm Ceccanti ha chiesto semplicemente l'assoluzione con formula piena delle accuse, dichiarandole infondate. Il giudice ha accolto l'istanza e dopo una breve camera di consiglio ha letto la sentenza che scagiona i cacciatori.

aostacronaca.it

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