Gentile Direttore,
scrivo nell’interesse Dott. Davide Bolognini, del Geom. Fabio Poceillon e dell’Arch. Silvio Sarteur, con riferimento all’articolo comparso lunedì 3 novembre 2014 sul quotidiano on line “Aosta Cronaca.it” che Lei dirige, intitolato “APPALTI: L’anomalia dei ribassi; per comune di Bionaz ribasso del 100%”, involontari e ignari protagonisti dello stesso, e chiedo la pubblicazione della presente (art. 8 L. 47/48).
Come ha tempestivamente chiarito il Comune di Bionaz con rettifica pubblicata lo scorso 6 novembre, il ribasso del 100% offerto dall’ATI aggiudicataria, composta dai miei Assistiti, non concerneva l'intero importo di € 4.400,00 posto a base d'asta, ma solo quello di € 1.012,00 che lascia salvi i cd. costi del personale (€ 3.388,00), importo loro regolarmente corrisposto, ciò potendosi fare per ragioni normative piuttosto complicate, ma perfettamente lecite e soprattutto perfettamente conoscibili da parte di chiunque.
E’ vero che la materia degli appalti pubblici è piuttosto complessa, e non si pretende che chi non vi è addentro ne comprenda ogni aspetto: ma non può non pretendersi che una testata giornalistica compia adeguate verifiche prima di divulgare notizie che risultano poi inveritiere e lesive dell’immagine professionale di tre lavoratori.
L’impressione, gentile Direttore, è che in questo caso la ricerca della notizia sia stata perseguita con superficialità incurante, in mala fede, degli effetti che andava a produrre: una semplice telefonata avrebbe infatti chiarito ogni Suo dubbio e risparmiato a Lei, e alla Sua testata, la scivolata verso la chiacchiera da osteria, che a questo livello non è solo inelegante.
Possono i miei Assistiti contare su un Suo adeguato mea culpa e quel tanto di cenere cosparsa sul capo, che ripaghi loro dell’offesa ingiustamente subita, e risparmi a me la parte dell’avvocatone che minaccia querele indignate?
Grazie fin d’ora, un saluto cordiale
- Avv. Piercarlo Carnelli -
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Gentile Avvocato, la ringrazio per la precisazione, lungi da me la malafede e la volontà di screditare i profesionisti suoi clienti. Il nostro era un articolo di carattere generale e siamo stati tratti in inganno dall'informazione diffusa urbi et orbi da una consulente particolarmente accreditata tra chie partecipa agli appalti. A nostra discolpa pubblichiamo quanto diffuso dalla suddetta consulenta. p.m.












