/ ECONOMIA

ECONOMIA | 09 ottobre 2013, 09:00

CRISI: Nel quarto quadrimestre 2013 poche speranza per imprese piemontesi

Unioncamere Piemonte e Confindustria Piemonte hanno diffuso i risultati a consuntivo e previsionali delle rispettive indagini, con l’obiettivo di monitorare l’andamento della congiuntura in Piemonte

CRISI: Nel quarto quadrimestre 2013 poche speranza per imprese piemontesi

Le indagini presentate da Unioncamere Piemonte e Confindustria Piemonte evidenziano una situazione congiunturale ancora difficile, sebbene caratterizzata da un’attenuazione sia del ritmo di caduta dei livelli produttivi, sia del tenore pessimista delle previsioni. La minore flessione della produzione industriale registrata dall’indagine di Unioncamere Piemonte nel II trimestre 2013 trova corrispondenza nel lieve miglioramento delle previsioni rilevate da Confindustria Piemonte per la fine del 2013. I risultati di entrambe le indagini confermano ancora una volta il contributo positivo fornito dai mercati esteri. 

“Ci troviamo ancora una volta di fronte a risultati non positivi per la produzione industriale piemontese: per il settimo trimestre consecutivo i dati ci mostrano ordinativi in calo, fatturato in ribasso, consumi al palo. I mercati esteri continuano a rappresentare l’unica nota positiva, ma la ripresa non può fare affidamento esclusivamente sull’export, anche alla luce dell’instabilità politica del nostro Paese, che non fa bene all’immagine dell’Italia e del Piemonte nel mondo - ha commentato Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte -. La nostra economia ha bisogno di certezze, di politiche concrete e strutturate; è necessario infondere nuova fiducia al nostro sistema imprenditoriale, rilanciare i consumi interni e riconquistare quella competitività che ha sempre caratterizzato il nostro territorio”.

“Le previsioni delle imprese piemontesi per il IV trimestre 2013 non autorizzano eccessive speranze sui tempi di avvio della ripresa: il clima di fiducia resta incerto, anche se i principali indicatori, seppur ancora negativi, mostrano un trend in crescita, in particolare rispetto al I trimestre 2013. Resta grave la situazione dei tempi di pagamento, che sono ancora di quasi sei mesi da parte della PA - ha dichiarato Gianfranco Carbonato, Presidente di Confindustria Piemonte -. Da una lettura attenta dei dati traspare qualche segnale incoraggiante. Si conferma innanzitutto il ruolo decisivo delle esportazioni che continuano a trainare le imprese ben posizionate sui mercati esteri; il consolidamento del quadro europeo non potrà che dare ulteriore stimolo. Il miglioramento delle aspettative delle aziende metalmeccaniche è un’indicazione importante, in quanto questo settore solitamente anticipa il ciclo economico. Anche il comparto dei servizi evidenzia segnali di miglioramento. Il grande sforzo delle imprese per uscire dalla recessione non trova tuttavia riscontro in un deciso cambio di passo nelle politiche europee e nazionali per dare maggiore sostegno alla crescita, agli investimenti e ai consumi delle famiglie. In questo senso auspichiamo, ad esempio, che il nostro Paese e le nostre imprese sappiano cogliere in modo incisivo le grandi opportunità offerte dall’imminente avvio del periodo di programmazione 2014-2020 dei Fondi europei a finalità strutturale”.

p.m.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore