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SPORT | 16 settembre 2012, 10:52

E' bene ricordare per non dimenticare

La buona volontà in Valle d'Aosta ha poco spazio al confronto. Meglio interventi a pioggia che programmazione sportiva

E' bene ricordare per non dimenticare

A fine agosto, Franco Ricci, Direttore Generale S.C. Vallée d'Aoste ha inviato una lettera a tutti gli organi di informazione per lamentare la scarsa attenzione alla sua squadra che pure genere promozione turistica per la nostra regione. Noi la pubblichiamo per evitare che si dimentichino troppo presto le incongruenze e le assurdità di scelte che prediligono interventi a pioggia alla programmazione sportiva.

Scrive Ricci: "Sono arrivato al Vallée d'Aoste Calcio con grande entusiasmo, ma in pochissimo tempo, circa un mese, ho percepito che per il territorio (la Valle d'Aosta) non c'era grande interesse verso la società calcistica che dopo molti anni è riuscita ad approdare al calcio professionistico.

 Ho sentito e letto molte cose in questi giorni e sinceramente non mi era mai successo di vivere attacchi a 360 gradi verso una società che è riuscita ad iscriversi tra tante difficoltà, senza nessun aiuto del territorio e saldando tutti i debiti lasciati dalle precedenti gestioni, ad un campionato di calcio professionistico. Altrove tutti si avvicinano ad una società sportiva professionistica, sopratutto calcistica, in quanto essa crea un indotto sul territorio come qualunque altra azienda produttiva, crea posti di lavoro e crea seguito, sopratutto mediatico, con il continuo coinvolgimento di giornali e televisioni vista la popolarità nazionale ed internazionale dello sport del calcio. Mi sarei aspettato che lo stesso accadesse anche qui in Valle d'Aosta, che alla società calcistica si avvicinassero tutti, imprenditori, enti pubblici, attività produttive e commerciali per far crescere questa squadra ma soprattutto per portare la società più in alto possibile, farla diventare una realtà importante per il calcio professionistico e per il territorio in conseguenza di tutte le ricadute a livello economico e di immagine che ne derivano soprattutto a livello nazionale.

Alcune persone in questi ultimi tre mesi hanno dato sostegno sia economico che pratico per consentire alla Regione Valle d'Aosta di avere, dopo tanto tempo, una squadra iscritta nei professionisti che potesse calcare importanti palcoscenici e confrontarsi con altre realtà economiche e sociali. Credo che da oggi tutti si debbano rimboccare le maniche e cominciare a collaborare e lavorare per far crescere una realtà importante e non cercare sempre di distruggere quanto realizzato finora senza conoscere il lavoro all'interno della società, i valori delle persone che la compongono e le prospettive di crescita futura di questa nuova struttura. Questo non vuol dire che riusciremo a realizzare tutti gli obiettivi che ci siamo proposti, ma sicuramente ci proveremo, se poi ci saranno aiuti sicuramente sarà tutto più semplice rispetto a quanto previsto (pur se qualcuno ritiene che i nostri siano solo dei sogni). La Juventus è stata in Valle d'Aosta come altre squadre professionistiche, noi siamo stati costretti ad emigrare a San Giusto Canavese, loro sono stati pagati per venire ad allenarsi noi siamo stati costretti a pagare doppio per allenarci e giocare fuori Valle.

La nostra speranza è di poter tornare presto nei luoghi che sono la nostra casa e non vivere a lungo in luoghi lontani e fuori dal nostro territorio. Non entro nelle polemiche di questi giorni anche perché non le conosco e non posso condividere con nessuno quanto fatto da altri, ma so solo che sono stato in società dove esistevano problemi veri e non ho mai letto cose di questo genere, anzi le polemiche nascevano dalle tifoserie e mai da persone che erano state dentro una società sia dirigenti che calciatori. Il mio non è un attacco a nessuno e non voglio creare dissapori, amo il calcio, amo lo sport e amo le persone di grande valore e grandi capacità, ma amo anche le persone leali e pulite. Essere grandi vuol dire comportarsi da grandi e non fingere d'esserlo.

Qui ho trovato tutto questo, adesso spero di trovare anche segnali positivi e non solo segnali negativi e sterili attacchi contro chi sta cercando di dare un'impronta diversa ed in linea con le direttive della Lega Pro nella gestione ed organizzazione di una società sportiva di calcio, se poi posso spendere parole positive per la Regione lo faccio con grande orgoglio sia con il vostro aiuto sia senza vostro aiuto. Io ho imparato a lavorare tanto per raccogliere sempre il meglio e questa è una promessa che faccio sia alla società, che mi ha affidato questo incarico, sia alla Regione, di cui ne dovrebbe essere orgogliosa espressione, sia alle persone che ci sono vicine e che ci stanno aiutando. Come diceva un grande dirigente: non è importante vincere ma alla fine è l'unica cosa che conta. Io la penso così nella vita, nello sport ed in tutto quello che faccio.

Franco Ricci Direttore Generale S.C. Vallée d'Aoste

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