Nella massima Istituzione regionale, peraltro decaduta il 14 febbraio ed ancora in piedi per fronteggiare l’emergenza, regna il caos totale. Invece di parlarsi direttamente ed eseguire i provvedimenti all’interno dello stesso esecutivo di cui fanno parte si scrivono tra loro delle lettere da pubblicare sui giornali su qualunque argomento. Anche i più risibili. Per far vedere che esistono ancora o per regolare conti interni.
E tutto rimane fermo come una macchina il cui motore è fuso, altro che cambiar marcia! Noi, insieme ai nostri alleati, abbiamo chiesto più di un mese fa ciò che molti di questi consiglieri - che allora ci hanno riso in faccia - chiedono adesso, fuori tempo massimo, con una faccia da bronzo che definire tale è riduttivo.
Quanto sopra vale per tutti, consiglieri di minoranza “pro tempore” compresi che al momento opportuno si erano fermamente opposti nell’inserire la figura del Commissario straordinario nel novero delle richieste prioritarie contenute documento presentato al governo regionale. Di tante proposte descritte oggi ribadiamo tuttora l’utilità, ci mancherebbe, ma il Commissario straordinario aveva il principale senso di esistere quando l’emergenza sanitaria ed organizzativa era in fase iniziale.
Adesso i danni - anche se temiamo che non siano ancora del tutto emersi - sono sotto gli occhi di tutti! Testolin vuole rimanere a fare il Presidente Prefetto Commissari Pontefice Massimo perchè sa di non poter essere sfiduciato per ragioni tecniche.
Nessuno potrebbe prendere il suo posto perchè il Consiglio decaduto non potrebbe votare un nuovo Presidente e una nuova Giunta. Diversamente lo avrebbero già fatto fuori da un bel pezzo, essendo noti oltretutto gli appetiti di certuni. A questo punto Testolin continui pure a fare l’uomo solo al comando fino alla fine ma si assuma tutte le responsabilità del caso.
Noi abbiamo provato a produrre delle proposte che ritenevamo serie e non siamo stati finora ascoltati su nulla. Continueremo a farle perchè riteniamo sia nostro dovere esprimerle ma nel contempo continueremo a prendere nota di tutto quanto è successo sperando che, alla fine, non finisca a tarallucci e vino come qualcuno sta già cercando di fare con qualche emendamento presentato a livello nazionale allo scopo di passarla liscia.