Il Centro Funzionale Meteo della Regione Autonoma Valle d'Aosta rileva che per diversi giorni la nostra regione sarà influenzata da un anticiclone atlantico in estensione fino all'Europa centro-orientale: ne conseguono pertanto giornate prevalentemente soleggiate interessate da qualche temporaneo annuvolamento, specie oggi, quando il temporaneo cedimento della citata struttura permetterà il transito di una debole perturbazione a nord delle Alpi. La differenza barica che tenderà a formarsi determinerà condizioni di foehn, soprattutto domani, associato a un calo delle temperature.
SABATO 5 GENNAIO
Prevalentemente soleggiato, salvo qualche addensamento sulla dorsale.
Venti: 3000 m da moderati a forti settentrionali; foehn nelle valli, localmente anche intenso.
Temperature: in calo, salvo le minime nelle valli.
Zero termico: 1500 » 1900 m; T 1500: 0 » 3 °C; T 3000: -10 / -8 °C (valori nella libera atmosfera).
Pressione: senza variazioni di rilie
DOMENICA 5 GENNAIO
Sereno o poco nuvoloso.
Venti: 3000 m da moderati a forti settentrionali; deboli o moderati settentrionali nelle valli.
Temperature: in lieve aumento
.Zero termico: 1500 » 2600 m (valori nella libera atmosfera).
Pressione: senza variazioni di rilievo.
Problemi valanghivi principali: valanghe da slittamento e neve ventata
Buone condizioni generali per le attività di scialpinismo, escursionismo e fuoripista. Il pericolo è maggiore lungo la dorsale di confine con Francia e Svizzera, pur rimanendo all'interno del grado 2-moderato.
Valanghe spontanee
Valanghe da slittamento dai pendii molto ripidi erbosi/rocciosi sotto i 2500 m circa, anche di grandi dimensioni - sia di giorno che di notte.
Escursionisti/sciatori: evitare di passare in prossimità e al di sotto delle zone con evidenti fessurazioni da scivolamento (bocche di balena).
Rari scaricamenti di neve umida dalle barre rocciose, dalla tarda mattinata e dai pendii soleggiati, prevalentemente sotto i 2300 m.
Valanghe provocate
Rari nuovi piccoli accumuli, ben visibili, sopra 2500 m circa sui pendii meridionali. Poggiano su neve per lo più dura. Potrebbe bastare il passaggio di uno sciatore/escursionista per destabilizzarli, tuttavia è poco probabile. In quota ci sono vecchi accumuli da vento duri e ben visibili: in rari casi ne è possibile il distacco nei pressi di bruschi cambi di pendenza oppure a ridosso di creste e colli.
TENDENZA PERICOLO VALANGHE
Costante o in leggero aumento il problema della neve ventata in quota.
CONDIZIONI GENERALI
Innevamento e Manto nevoso
Ottime condizioni di innevamento oltre i 2000 m. Neve continua oltre i 1600-1800 m a sud, oltre i 1200-1400 m a nord.
Man mano che si sale di quota oltre i 2800 m, zone erose, anche fino al terreno, in prossimità di dossi e creste, alternate a grandi accumuli nelle conche.
Valanghe osservate (ultime 24h)
Qualchevalanghe di fondo di medie/grandi dimensioni sui pendii erbosi/rocciosi molto ripidi fino a 2800 m di quota.
Piccole e medie valanghe di neve umida e pesante dalle barre rocciose soleggiate dalla tarda mattinata.
Sciabilità: variabile
Esposizioni soleggiate: neve umida in basso, croste da fusione e rigelo in quota (portanti e non, a seconda di quota ed esposizione).
Esposizioni settentrionali: neve umida nel bosco, al di sopra diventa farinosa nelle zone riparate dal vento o leggermente ventata nelle zone sopravento.
Salendo di quota e avvicinandosi alle creste neve ventata, dura e con sastrugi.